A Castel di Sangro un ritiro diverso tra due stagioni anomale, alti i prezzi chiesti ai tifosi per (le non) amichevoli

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Quello del Napoli a Castel di Sangro non è un ritiro come quelli vissuti negli ultimi anni a Dimaro-Folgarida in Trentino. 

Tre le differenze fondamentali:

  1. le necessarie misure anti-covid per ora (poi si vedrà) hanno privato i tifosi presenti a Castel di Sangro del momento per loro più atteso durante i ritiri del Napoli: la possibilità di ‘conquistare’ un autografo o un selfie con i calciatori.
  2. il ritorno (necessario e sacrosanto) di sedute di allenamento a porte chiuse anche ai media.
  3. la partenza dei nazionali a ritiro in corso per giocare le gare di Nations League, prima anomalia della nuova stagione (ma era proprio necessario giocare quest’anno questa pseudo-competizione?).

Ma era prevedibile e normale dopo la grave emergenza per il coronavirus che ha fatto del 2019-20 una stagione anomala. Prima la lunga interruzione, poi le partite senza tifosi e infine le chiusure posticipate al 2 agosto per la Serie A e al 23 agosto per le coppe europee.

Giusto per capire l’anomalia il 23 agosto, mentre il PSG giocava la finalissima della Champions 2019-20, in Francia si giocava la prima giornata del campionato 2020-21.

Comunque va dato merito alla SSC Napoli e alle istituzioni locali l’aver messo la squadra e Gattuso in condizioni di iniziare a lavorare per la prossima stagione nelle belle strutture di Castel di Sangro.

Addirittura da standing ovation l’aver consentito ai tifosi, anche se in numero limitato per i motivi di distanziamento sugli spalti, di rivedere dal vivo i propri beniamini. Non era facile.

Peccato però la scivolata sulla classica buccia di banana. 

Non si poteva applicare un prezzo simbolico (giusto per disciplinare l’affluenza allo stadio Patini) anziché far pagare 20 euro il biglietto per assistere alla ‘sgambatura’ del Napoli nel triangolare contro L’Aquila e il Castel di Sangro (due squadre del campionato di Eccellenza) e addirittura 25 euro l’altra amichevole SENZA I NAZIONALI contro il Teramo (squadra di Serie C)?

Poco importa chi ha stabilito i costi ma di sicuro i tifosi, dopo una stagione travagliata e in vista di un’altra stagione ricca di incertezze, meritavano un premio per i loro sacrifici e la loro passione che li ha spinti a raggiungere Castel di Sangro in un periodo reso difficile dall’emergenza coronavirus ancora in atto.