Allan: “Mio figlio parla il dialetto napoletano, Ancelotti dice che ha avuto c**o a vincere la Champions speriamo continui ad averlo”

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Il centrocampista del Napoli Allan, fresco di convocazione nella nazionale brasiliana, ha rilasciato un’intervista a ‘Il Mattino’. Questi alcuni passaggi delle parole di Allan.

“A Napoli mi trovo benissimo, mio figlio Miguel parla il dialetto napoletano. Napoli mi ricorda Rio, mi sento un po’ a casa: stessa allegria, stessa spensieratezza, il mare… Il vero trauma è stato da Rio a Udine.

Convocazione del Brasile? Sono anni che mi impegno, per me è una grande soddisfazione, ma per ora sono concentrato sul Napoli.

In quattro anni qui (a Napoli n.d.r.) non l’ho mai battuta. Una maledizione, speriamo di invertire il trend. E’ una grandissima quadra, che ha perso punti e immagino non voglia perderne altri.

Scudetto? La Juve è la più forte, non imbattibile. E comunque noi ci dobbiamo provare. Vincere lo scudetto qui sarebbe meraviglioso, lo scorso anno l’abbiamo solo sfiorato. La città impazzirebbe.

Sarri con la sua precisione, la maniacalità, ci ha dato un gioco spettacolare. Era divertente, avevamo sempre la palla. Peccato non aver vinto.

Ancelotti è un altro genere di tecnico. È un maestro, uno che ha vinto tutto, ci trasmette molta serenità. Tutti si sentono dentro la squadra. C’è maggiore coinvolgimento anche per chi in passato era impiegato meno.

Champions? Ancelotti ci dice sempre che da giocatore e da allenatore ha sempre avuto culo nel vincerla. Speriamo continui ad averne. Possiamo ambire a fare una Champions come la Roma lo scorso anno. Chissà”.