Ancora un campionato falsato dall’arroganza e dalla presunzione degli arbitri, per Nicchi e Rizzoli è forse il momento delle dimissioni

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Iniziano ad essere troppi gli errori arbitrali evitabili con l’aiuto del VAR, che stanno rendendo illegittimo un altro campionato. Le differenze tra Doveri-Irrati e Doveri-Mazzoleni, il caso Massa-Sampdoria.

Partiamo dal caso meno eclatante ma che potrebbe indurre ugualmente a cattivi pensieri. L’arbitro Massa di Imperia in questa stagione ha arbitrato nove partite delle quali 1/3 con la Sampdoria in campo. Per i doriani un pareggio e due vittorie (entrambe in casa con Napoli e Udinese) ma con i dubbi di un gol regolare annullato a Milik e un rigore contro l’Udinese (il primo dei due) che quantomeno andava rivisto al VAR. Imperia-Genova distano appena 118 km: forse Massa arbitra così tante volte la Sampdoria per risparmiare i soldi della trasferta?

Già il VAR. Un mezzo tecnologico che sarebbe SICURAMENTE UN VALIDO AIUTO per l’essere umano, a patto che l’essere umano abbia l’umiltà di avvalersi del suo aiuto. Invece alcuni arbitri travolti dalla mania di protagonismo e che danno la sensazione di essere presuntuosi ed anche arroganti confidano, sbagliando, nella loro infallibilità e non sfruttano la tecnologia. Magari avvalendosi dell’aiuto del VAR Calvarese non avrebbe dato il rigore del pareggio alla Juventus contro l’Empoli. Guida avrebbe dato al Torino il rigore del possibile vantaggio sulla Juventus. Mazzoleni avrebbe dato un secondo rigore al Milan nella sfida contro la Juventus in campionato. Banti avrebbe fischiato il rigore del possibile pareggio del Milan nella finale di Supercoppa Italiana. Chiffi avrebbe fischiato il rigore su Callejon in Napoli-Chievo, Doveri avrebbe fischiato il rigore a Insigne nella trasferta di Milano contro il Milan. Per non parlare di Rocchi in Roma-Inter (rigore nettissimo del possibile vantaggio non concesso alla Roma) e di Di Bello in Roma-Genoa (rigore del pareggio negato ai genoani al 93′). TUTTI ERRORI EVITABILI CON L’AIUTO DEL VAR.

Proprio Doveri è l’emblema del fallimento stagionale degli arbitri.

Doveri in Milan-Napoli: fallo di mano involontario e ammonizione per Fabìan con conseguente espulsione. Mazzoleni in Milan-Juventus: fallo di mano volontario dello juventino Benatia graziato del secondo giallo e quindi espulsione evitata.

Irrati in Sassuolo-Cagliari: non vede un rigore in favore del Sassuolo ma con grande professionalità e rispetto del collega al VAR, si avvale del mezzo tecnologico e giustamente corregge la sua decisione assegnando il rigore al Sassuolo. Doveri in Milan-Napoli: Insigne in area del Milan subisce un fallo praticamente identico a quello che ha spinto Irrati ad assegnare il rigore al Sassuolo con l’aiuto del VAR, ma Doveri (complice Giacomelli al VAR) si affida alla sua presunta infallibilità…ed infatti sbaglia la decisione.

Nicchi e Rizzoli scendano sulla terra. Ora due sono i casi: o gli arbitri italiani sono decisamente mediocri oppure sono pilotati. Una via di mezzo, CON L’INTRODUZIONE DEL VAR, non esiste. Non può esistere. La loro missione di restituire credibilità al mondo arbitrale e quindi al calcio italiano è fallita. In una nazione normale chi fallisce è invitato a dimettersi dall’incarico…prima che vengano fatto altri danni.