L’arbitro di Latina Claudio Gavillucci al termine della scorsa stagione è stato dismesso dall’AIA (Associazione Italiana Arbitri) “per motivate valutazioni tecniche” [LEGGI QUI].
In seguito a questa decisione presa dall’AIA l’arbitro pontino ha presentato ricorso sia per le motivazioni che hanno portato alla sua sospensione. [LEGGI QUI].
Il Tribunale Federale Nazionale in un primo momento ha respinto il ricorso dell’arbitro, ma successivamente la Corte Federale d’Appello ha annullato la sentenza del Tribunale Federale Nazionale ritenendo quanto meno opaco il comportamento dei vertici arbitrali [LEGGI QUI].
Lo scorso 26 ottobre era attesa una sentenza definitiva in merito all’eventuale reintegro dell’arbitro Gavilucci, ma questa è stata rinviata al 16 novembre. Ma ancora una volta la sentenza ha subìto un nuovo slittamento.
Addirittura il ‘caso Gavilucci’, possiamo ormai chiamarlo così, è finito in Parlamento grazie a un intervento del senatore Antonio Iannone.
Iannone, ritenendo la dismissione di un arbitro questione di interesse pubblico, ha chiesto chiarezza sulla decisione adottata dai vertici dell’AIA: