L’ex CT della Nazionale Arrigo sacchi ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica.
Tanti gli argomenti trattati dall’ex allenatore anche di Milan e Real Madrid. Questi i passaggi più significativi dell’intervista ad Arrigo Sacchi che è possibile leggere in versione integrale su “Repubblica” oggi in edicola.
“L’Olanda ha smesso di aggiornarsi, l’ho detto anche a Gullit. Hanno iniziato a difendersi individualmente e si sono smarriti.
Non si può chieder al mondiale di proporre qualcosa di nuovo in un mese. E’ uno spot per il calcio che riguarda più i giocatori e non il gioco. Dicono più cose il City di Guardiola e il napoli di Sarri.
A parte il Napoli il calcio italiano è tornato alle caverne ancora fermi al ‘primo non prenderle’. Ci affidiamo ai muscoli, all’età e alla carriera dei vecchi calciatori. In Italia è considerato giovane uno a 24 anni, all’estero uno a 17 anni. Non si capisce che è più facile vincere giocando bene che giocando male.
Il Napoli è la cosa più importante vista nel calcio italiano negli ultimi venti anni. Ha ricordato a tutti che la bellezza è un valore e non un sogno. Sarri è riuscito nell’impresa più difficile: allenare il pressing. Temo che tutto questo senza Sarri finirà, non me ne voglia il mio amico Ancelotti”.