Auguri al presidente De Laurentiis: spesso criticato ma sicuramente vincente, i trofei vinti

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, nato a Roma ma di origini partenopee il 24 maggio 1949, oggi compie 76 anni.

Il regalo dalla squadra lo ha ricevuto con un giorno di anticipo con lo Scudetto vinto al fotofinish con l’Inter.

Un presidente non amato da tanti napoletani che non ne apprezzano soprattutto l’aspetto comunicativo, con tante dichiarazioni non richieste e inopportune troppo sopra le righe.

La maggioranza invece lo sostiene e lo stima soprattutto per come ha alzato il livello competitivo della squadra e per i trofei vinti, anche se manca un alloro europeo.

Li ricordiamo:

  • 2 Scudetti (2023 e 2025);
  • 3 Coppe Italia (2012, 2014, 2020);
  • 1 Supercoppa Italiana (2014);
  • 1 Promozione dalla Serie C alla Serie B (2006);
  • 1 Promozione dalla Serie B alla Serie A (2007);
  • 1 Scudetto scippato nel 2018 (91 punti);
  • 1 Supercoppa Italiana scippata a Pechino;
  • 1 finale di Europa League scippata negli anni di Benitez.

Per i risultati sportivi ottenuti in 18 anni di Serie A partendo dal nulla, al patron azzurro non è giusto muovere critica alcuna. Soprattutto se si considera la dimensione storica, mediatica e politica del Napoli.

Risultati ottenuti con una gestione economica del club impeccabile e che dovrebbe essere tutelata e presa d’esempio da tutta l’Italia e dall’Europa intera. Ricordiamo che ha ingaggiato allenatori top (Benitez, Ancelotti, Spalletti, Conte), grandi campioni (Higuain, Cavani, Mertens, Callejon, Hamsik, Osimhen, Kvaratskhelia, Lavezzi…l’elenco sarebbe troppo lungo volendo citarli tutti).

E’ vero, qualche trattativa di calciomercato poteva essere gestita meglio. Ma sono incidenti di percorso che capitano un po’ a tutti i presidenti. Basta dare uno sguardo a 360° su come vanno le dinamiche del calcio.

Stesso discorso per lo stadio: anche due top club come Inter e Milan o come quelli della Capitale, stanno incontrando diversi ostacoli burocratici per costruirne uno proprio.

Va sicuramente sottolineato come manchi ancora un centro sportivo degno di un club campione d’Italia. Così come ancora non è stato soddisfatto il bisogno della città, di vedere i propri giovani talenti crescere in una organizzata e strutturata ‘cantera partenopea’.

Queste sono senz’altro due critiche condivisibili.

Due step che in futuro immediato potrebbe fare per il bene del club e della città e per entrare di diritto nella storia di questo club.

Tanti auguri presidente, che l’annetto in più le possa far scattare il desiderio di trionfare anche in Europa…perché se lei vuole può, perché sa come fare.