Barcellona-Napoli 3-1: tutti i commenti degli azzurri

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Alcuni tesserati del Napoli ai microfoni dei media e sui social hanno commentato la gara di Champions League giocata contro il Barcellona allo stadio Olimpico del Montjuic.

I commenti alle TV.

Matteo Politano:
C’è tanto dispiacere perché nonostante l’avvio sotto shock eravamo stati bravi nel reagire. A tratti siamo stati padroni del campo. Loro difendevano molto alti ma ci siamo fatti trovare troppo spesso in fuorigioco. Adesso bisogna guardare avanti perché abbiamo dieci finali che ci aspettano, l’obiettivo è continuare a lottare per fare questo tipo di partite. Rigore? Sinceramente ho visto che il contatto c’era. Abbiamo parlato con il mister a fine partita, sicuramente c’è da analizzare gli errori che abbiamo fatto, però dobbiamo continuare su questa strada.

Sapevamo l’importanza di questa partita, sapevamo che non sarebbe stata facile perché il Barcellona è una squadra top. C’è dispiacere, ma un obiettivo c’è: arrivare tra le prime quattro per continuare a vivere notti così, altrimenti sarà sicuramente una stagione brutta. Nonostante la sconfitta dobbiamo continuare ad essere fiduciosi in noi stessi perché abbiamo le qualità per fare questa rincorsa in campionato. Cosa ci portiamo dietro di questa sconfitta? Che abbiamo giocato bene, ma abbiamo commesso parecchi errori sui quali ci sarà da lavorare. Dobbiamo continuare a cercare di giocare di pressare in avanti e giocare il pallone perché in quello siamo molto forti“.

Zambo Anguissa:
Abbiamo giocato contro una squadra di qualità che è venuta a pressare ferocemente. Abbiamo preso due gol che secondo me si potevano evitare ma è il calcio. Si poteva fare qualcosa di più se in attacco facevamo le scelte giuste. La squadra ha fatto tutto per vincere ma puoi dare tutto e non vincere. Sono comunque contento perché la squadra ha dato tutto. Ci sono ancora tante partite, dobbiamo provare a vincerle tutte. Il Napoli adesso è un’altra squadra, siamo più uniti. I calciatori pensano più alla squadra che a loro stessi. L’atteggiamento del gruppo è positivo e si può ancora fare qualcosa di positivo. Non è questione di esperienza. Il campionato non è finito”.

Giovanni Di Lorenzo:
“In queste grandi partite la tensione c’è ed è normale. Sicuramente l’approccio non è stato positivo, non si possono prendere due gol nei primi 15 minuti a questi livelli. Siamo stati bravi a reagire e siamo rimasti vivi fino alla fine. La prestazione è buona ma c’è rammarico. Ora qualificarci alla prossima Champions League è l’obiettivo. Sappiamo che dovremo vincere tante partite ma siamo sulla buona strada. Con il nuovo allenatore c’è entusiasmo che ci lascia ben sperare”.

Stanislav Lobotka:
I primi 15′ non sono stati positivi, abbiamo perso tanti palloni facili e il Barcellona ha sfruttato le occasioni con la qualità che ha. Poi abbiamo iniziato a pressare e giocare come sappiamo, ma quando crei le occasioni devi fare gol se vuoi sperare di recuperare il risultato. In questi casi serve anche un po’ di fortuna. Abbiamo comunque dato il massimo, ora testa al campionato e cerchiamo di vincere più partite possibili. Rigore? A caldo dal campo pensavo fosse rigore. E’ difficile da giudicare, sono contatti che a volte vengono giudicati rigori e altre volte no“.

Amir Rrahmani:
“Usciamo a testa alta, perché abbiamo giocato a viso aperto prendendoci i rischi. Potevamo fare meglio sul 2-1 perché contro le squadre forti paghi se sbagli le occasioni. All’inizio abbiamo provato a fare pressing alto ma non lo abbiamo fatto bene, perdendo anche molti palloni. Abbiamo creato molto, per quello devi fare gol quando ne hai l’occasione contro le squadre forti, altrimenti subisci”.

Giacomo Raspadori:
“Andare sotto 2-0 contro il Barcellona ti condiziona. Siamo rimasti in partita ma quando non sfrutti le occasioni finisce così. Penso che sia giusto che siano passati loro. Lo spirito non è mancato ma ora dobbiamo trovare la forza mentale per tornare a qualificarci in Champions League”.

Juan Jesus:
“Fa male uscire da una competizione dove potevamo ancora andare avanti. Peccato per i primi minuti quando abbiamo subito la pressione del Barcellona. In Champions anche se sbagli pochissimo lo paghi e se non entri con la testa giusta ti fai male ed essendo giovani non tutti hanno capito l’importanza e le difficoltà di questa competizione. I giovani del Barcellona sono abituati a giocare partite così, in Italia abbiamo dinamiche diverse ma spero che un giorno un ragazzo della Primavera possa giocare partite così. Non siamo stati in balìa del Barcellona, ma loro hanno fatto una grande gara”.

Mister Calzona:
Eravamo preparati a un avversario difficile, sapevamo di non dover concedere e invece l’abbiamo fatto. Abbiamo sbagliato un sacco di appoggi e di passaggi facili, così abbiamo perso la partita. C’è delusione perché siamo venuti qui per cercare di vincere ma non ci siamo riusciti. Siamo partiti malissimo, perdendo tanti palloni e concedendo molte ripartenze. Andando avanti abbiamo aggiustato qualcosa ma sotto di 2-0 era più difficile recuperare.

Politano era stanco e in panchina ho calciatori di ottimo livello. Volevo tenere il Barcellona sotto pressione, c’è stato un momento in cui stavano soffrendo e servivano forze fresche. Nel finale ho messo dentro qualche attaccante in più e abbiamo perso compattezza. Questa squadra ha bisogno di certezze, non abbiamo il tempo di provare troppe cose.

Siamo stati larghi, abbiamo fatto poca fase preventiva, contro queste squadre non puoi permettertelo. Parlo sempre di fase difensiva preventiva quando si è in possesso, cosa che non abbiamo fatto bene stasera. La scusante è che abbiamo avuto poco tempo per lavorare sotto questo aspetto. Ma è vero che abbiamo concesso troppe ripartenze importanti. Rigore? Sembrava calcio di rigore, non capisco perché il VAR a questi livelli non interviene su una situazione del genere, il rigore sembrava netto“.

I commenti sul web.

La SSC Napoli sul sito ufficiale:
Il Barcellona va ai quarti di finale di Champions League. Il Napoli tiene aperta la qualificazione per abbondanti 80 minuti dimostrando di valere lo spessore di un palcoscenico nobile di livello internazionale. Il successo del Barca è frutto di qualità e dettagli, perché sotto il profilo del gioco è stata una sfida di pari livello con accenti azzurri di assoluto valore. Barcellona avanti con merito, Napoli fuori ma con orgoglio e soprattutto con una prospettiva tecnico tattica dalla quale ripartire e sulla quale edificare il futuro azzurro.