Caos diritti TV, il comunicato della RAI: “Siamo costretti a chiudere 90° minuto”

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La decisione dell’assemblea di Lega sui diritti TV che prevede la possibilità di mandare le immagini in chiaro degli highlights delle partite di Serie A rischia di far chiudere la storica trasmissione della RAI 90° minuto.

Questa la nota diffusa dalla RAI:

“In merito allo scenario che si va definendo relativamente all’acquisto dei diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A per le prossime tre stagioni. La Rai evidenzia con stupore che si è davanti ad un rischio grave e incomprensibile per il servizio pubblico. Non far vedere a tutti gli italiani il sabato sera e la domenica pomeriggio le immagini salienti delle partite, come avvenuto per oltre mezzo secolo, ma solo a chi può permettersi abbonamenti con privati. 

La Rai che ha contribuito, nel corso degli anni, a rendere il calcio lo sport più popolare, potrebbe essere costretta a rinunciare a trasmissioni storiche come 90° minuto. Chiediamo pertanto ai presidenti delle società di Serie A di rivedere questa decisione che danneggia prima di tutto i loro stessi tifosi e tutti gli appassionati di calcio”.
La decisione presa nel pomeriggio dall’Assemblea di Lega della Serie A sui diritti TV per il triennio 2018-2021, prevede che le immagini in chiaro delle partite di Serie A possono essere trasmesse solo dalle ore 22:00 della domenica.
Inoltre nessun operatore può acquistare da solo i diritti di tutte le partite. Pertanto si paventa l’ipotesi che un telespettatore per vedere tutte le gare di campionato debba essere costretto a fare più di un abbonamento alle pay-tv.
Ma la situazione non è ancora del tutto definita.