Siamo al day after. Il Sarri juventino, sul volto di una parte della tifoseria napoletana, ha stampato uno schiaffo a mano aperta che grida vendetta. Sportiva si intende.
Se dai diamanti non nasce niente dallo schiaffo del soldato, anzi del rivoluzionario fallito, può nascere un fiore. Come canta il compianto Sergio Endrigo “Per fare tutto ci vuole un fiore”.
Tocca adesso a De Laurentiis cogliere quel fiore e fare tutto, almeno il necessario.
Per Don Aurelio è arrivato il momento di rischiare e dare un senso vero allo splendido lavoro fatto in questi 15 anni.
Il patron originario di Torre Annunzata lo ha imparato: nella storia non entra chi vince lo scudetto a tinte bianche e nere ma chi lo vince a Napoli. Soprattutto se dovesse vincerlo senza avere in squadra Maradona, il calcio in persona.
De Laurentiis può consegnarsi alla storia non solo del Calcio Napoli, ma del calcio italiano proprio nell’anno in cui sulla panchina a strisce c’è il pomo della discordia della scorsa stagione. Per lui uomo di cinema sarebbe il più bel film dal lieto fine.
Ma oggi è il giorno giusto per mandare per una volta il bilancio a…prendersi un caffè e consegnare ad Ancelotti i calciatori individuati per fare lo step successivo. Per il Napoli e Napoli è arrivato il momento “‘e se piglià tutt’ chell’ che è ‘o loro” e che qualcuno gli ha scippato con la prepotenza almeno due volte negli ultimi otto anni.
Qualche rischio di mercato in più, la giusta politica dei prezzi, silenzi opportuni in casa e urla di rispetto in piazza per ricompattare intorno a società, squadra e allenatore un ambiente spaccato da quegli ideali rivoluzionari traditi e ormai scoloriti.
Quel pomo della discordia è diventato all’improvviso motivo di aggregazione, l’obiettivo di rivalsa che potrebbe finalmente riunire sotto una stessa maglia il tifo napoletano come ai bei tempi ed era il dodicesimo uomo in campo ma che la scorsa stagione si è preso un anno sabbatico.
Forza Aurelio ora tocca a te. A sorpresa potresti diventare proprio tu il vero rivoluzionario e dare la spallata decisiva a quel palazzo.
Basta volerlo. Basta rischiare.
Aurelio you can!