Il presidente dell’UEFA Ceferin ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Repubblica”.
“In questo momento drammatico la cosa più importante è la salute, uscire da questa crisi. Certo, il calcio interrotto simboleggia che l’Europa e il mondo si sono fermati.
Per ricominciare ci sono quattro strade possibili:
- ricominciare a metà maggio:
- ricominciare a metà giugno;
- altrimenti a fine luglio
- finire la stagione 2019/2020 all’inizio della prossima, che comincerebbe un po’ più tardi.
Se questo non fosse possibile, allora probabilmente la stagione è persa.
Porte chiuse o aperte negli stadi? Mi è difficile immaginare tutte le gare a porte chiuse, ma ora non sappiamo se riprenderemo, che sia con il pubblico o senza. Se non ci fosse alternativa, sarebbe comunque meglio finire i campionati. Posso dire che non penso alle finali di Champions ed Europa League a porte chiuse.
Se i club iniziano a giocare nei loro campionati, anche noi possiamo finire le coppe.
Se la stagione ricominciasse, servirebbe un compromesso che i contratti scadano più avanti e che il periodo per i trasferimenti slitti.
Il mercato dovrà essere adeguato: non si può dire a un calciatore giochi con noi fino a fine agosto, poi però non puoi trasferirti perché il mercato è chiuso”.