Clamoroso De Laurentiis: “Per la Champions ho chiesto di giocare a Bari”, la prima parte dell’intervista al patron azzurro

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Il Presidente del Napoli e proprietario del Bari Aurelio De Laurentiis, in un’intervista rilasciata al “Corriere dello Sport” si è detto pronto a far giocare le partite di Champions degli azzurri nel capoluogo pugliese. 

Questi alcuni passaggi dell’intervista che De Laurentiis ha rilasciato a margine della riunione dell’Eca su “Marketing e Communications”che è possibile leggere i versione integrale sul “Corriere dello Sport” oggi in edicola.

“In Europa siamo stati la squadra più cresciuta negli ultimi 10 anni in termini di valorizzazione complessiva del club. Vuol dire che abbiamo lavorato bene se siamo stati considerati avanti all’Inter e al Milan. Il Napoli, a parte gli anni di Maradona, mi sembra che non abbia avuto grandi risultati. E prima del mio arrivo andava talmente male da essere fallito. Noi abbiamo creato una gestione virtuosa e l’abbiamo fatta crescere sempre di più. Non mi dimentico che alla fine del primo anno di A eravamo al 525° posto del ranking Uefa e ora ci barcameniamo tra il 13° e il 17°. È stata una bella galoppata…Non abbiamo vinto degli scudetti, ma uno prima di riuscirci si deve rafforzare e fortificare. E pensare che io non ho neppure uno stadio “vero” dove giocare. Una cosa ridicola…

Per me è il San Paolo è un incubo, un minus e mi toglie dei punti di upgrading a livello internazionale avere un impianto
del genere. È un peccato. Per questo, dico basta: non faccio più polemiche e mi costruisco un mio stadio. Punto e basta. Non si può più andare avanti così. Quanto tempo servirà? Due anni. Nessuno può dirti niente se metti i soldi tuoi e hai
i terreni che sono utilizzabili per costruirci un impianto. Se ci sono queste condizioni può esserci un’accelerazione fortissima.

Nel frattempo ho chiesto all’Uefa l’autorizzazione a disputare le partite di Champions a Bari. A costo di pagare di tasca
mia 1.000 pullman e di consentire ai napoletani di assistere alle gare al San Nicola. Quando sono entrato lì per la prima volta ho capito subito che è un signor stadio. È stato un po’ lasciato andare, ma rispetto al San Paolo che è stato costruito nel 1959… Certi giocatori quando l’hanno visto per la prima volta, se ne volevano andare da Napoli…”