Il ‘Decreto Crescita’ sembrava la strada giusta per alzare la competitività della Serie A e rilanciare il calcio italiano. Ma in Parlamento è arrivata una modifica che riguarda le società di calcio.
Come vi avevamo anticipato [LEGGI QUI] alcuni movimenti di mercato potrebbero essere condizionati dalla coversione in Legge del ‘Decreto Crescita’ per capire bene quali saranno poi i benefici effettivi della Legga per i club di calcio italiani.
In fatti la proposta iniziale da convertire in legge entro il 29 giugno del ‘Decreto Crescita’, prevedeva una tassazione agevolata sui redditi pari al 30% dell’imponibile. Per le regioni del sud Italia, Campania compresa, scendeva addirittura al 10%.
Questa proposta è rimasta al momento valida tranne che per le società di calcio. Per i club calcistici che acquisteranno un qualunque calciatore che negli ultimi due anni ha giocato fuori dall’Italia, è prevista una tassazione del 50% dell’imponibile. Inoltre la tassazione sarà uguale per tutte le regioni italiane senza alcuna distinzione.
Ma fino al 29 giugno qualcosa potrebbe ancora cambiare.
In attesa della conversione in Legge al Decreto è stato aggiunto “l’emendamento vivai”. L’emendamento prevede uno 0,5 dell’imponibile destinato ad un fondo di aiuto ai settori giovanili, anche se al momento non è ancora chiaro a chi sarà affidata la gestione.