Como-Napoli 2-1: i commenti degli azzurri ai microfoni delle Tv e delle radio

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Alcuni tesserati del Napoli e ai microfoni dei media hanno commentato la trasferta di campionato giocata contro il Como allo stadio Sinigaglia.

Leonardo Spinazzola: “Nel primo tempo siamo stati propositivi, coraggiosi, seconde palle e duelli tutti nostri, siamo stati bravi a rimettere la partita dove volevamo dopo l’autogol. Nel secondo tempo un problema mentale, siamo rientrati veramente molto più compassati, più lenti, tutti i contrasti li vincevano loro. Già da tre quattro partite nella ripresa caliamo soprattutto sul piano mentale. Anche con il pallone tra i piedi rischiamo poco e vogliamo andare sempre con i lanci lunghi. Non possiamo vincerle tutte le palle avanti e giocare così secondo me.

Rispetto ai tre pareggi consecutivi oggi nella ripresa non siamo proprio entrati in campo, c’è poco da dire. Ora abbiamo una settimana per preparare una partita bella con l’Inter. Siamo ancora lì oggi non è finito il campionato ma dobbiamo ricaricare le pile, capire cosa abbiamo sbagliato, sapendo che siamo forti e possiamo giocarcela. Essere dietro in classifica prima dello scontro diretto cambia poco. Il campionato è ancora lunghissimo con tanti punti in palio“.

Antonio Conte: “Il primo tempo mi era piaciuto molto, dopo l’autogol non ci siamo abbattuti e abbiamo subito ripreso a fare la partita. Dobbiamo interrogarci sul secondo tempo quando siamo entrati con i propositi che sono rimasti nello spogliatoio. Non è stato di livello come approccio e mentalità. Volevamo continuare a essere molto intensi e cercare di vincere la partita, invece nella ripresa è entrata un’altra squadra. Siamo stati remissivi sin dalle palle da dietro, nel primo tempo avevamo scelto invece con oculatezza quando giocarla e quando darla lunga. Ci sono anche degli step che bisogna fare a livello mentale ma c’è bisogno di tempo. Sono io l’allenatore e devo lavorare sul discorso mentale. È sicuramente una battuta d’arresto che fa male per come è arrivata, perché a livello mentale abbiamo mostrato delle crepe così come nelle ultime tre partite dove ci siamo sempre fatti rimontare.

Stiamo giocando da inizio anno con questa pressione, che fortunatamente ce la siamo portata da soli. Questa cosa non era assolutamente prevista. Adesso dobbiamo affrontarla nel migliore dei modi, cercando di analizzare perché nella ripresa gli altri hanno mostrato più cattiveria, hanno vinto tutti i duelli, avevano più fame e più voglia. Quando c’è questo c’è poco da fare, ecco. Lukaku? È è un tassello di un ingranaggio, ma è inutile che mi facciate queste domande sui singoli. Si vince e si perde tutti insieme, il primo responsabile sempre sono io. Quello che ho detto anche in passato è non tirare troppo la corda altrimenti si rischia di rompere i giri del motore. Io so che noi stiamo facendo qualcosa di incredibile, poi dobbiamo fare attenzione e gestire le situazioni sulle puoi lavorarci quanto vuoi e può essere che non cambia comunque“.