Coppa Italia: disfattisti sconfitti, ma Ancelotti rifletta su trasferte e gol

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Le sonore sconfitte di Juventus (0-3 sul campo dell’Atalanta) e Roma (1-7 a Firenze) hanno rivalutato la prestazione del Napoli sconfitto a Milano 0-2, non tanto per i risultati clamorosi quanto per per il gioco espresso dalle due squadre. 

Ovviamente le sconfitte di Juve e Roma NON rappresentano assolutamente una consolazione per l’eliminazione del Napoli. Anzi, ne aumentano il rammarico per la strada che il Napoli avrebbe avuto in discesa verso uno dei due obiettivi stagionali.

In vista dell’esordio in Europa League (14 febbraio a Zurigo) dove gol segnati e gare in trasferta hanno una valenza determinante per raggiungere la finale di Baku, due aspetti vanno analizzati tenendo però ben presente che Ancelotti è al suo primo anno sulla panchina del Napoli.  

Le trasferte. Il rendimento del Napoli al San Paolo è da scudetto (Juve 31, Napoli 29). Così come è stato da Champions in Europa (7 punti su 9). Il tallone di Achille del nuovo Napoli di Ancelotti è la gestione delle gare in trasferta. Le 5 sconfitte stagionali sono arrivate tutte lontano da Fuorigrotta, comprese quelle decisive in Champions a Liverpool e quella a Milano in Coppa Italia. Anche il distacco in campionato dalla Juventus è maturato in trasferta (Juve 28, Napoli 19).

I gol. Il gioco del Napoli di Ancelotti funziona, lo dicono i numeri. Il Napoli è la squadra di Serie A che ha effettuato il maggior numero di tiri in generale, il maggior numero di tiri nello specchio della porta e dopo la Lazio è la squadra che ha manovrato più azioni d’attacco verso la porta avversaria. Questi dati statistici però non spiegano come mai il Napoli è solo il quarto attacco del campionato dopo Atalanta, Juventus, Roma e alla pari della Sampdoria. Ci deve essere dell’altro e solo Ancelotti può scoprirlo.

Ma i veri sconfitti sono i disfattisti partenopei che avrebbero voluto gettare via il bambino con l’acqua sporca. Hanno provato a far passare uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, Ancelotti, come un allenatore improvvisato di un torneo rionale. RISPETTO per chi in carriera ha vinto tanto da calciatore e da allenatore.

Buon Forza Napoli a tutti!