Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss:
“Ancelotti è un grande come uomo e come allenatore. Dopo tanti anni lontano dall’Italia è stato come rinascere. Crede nel lavoro di una squadra con tanti giovani talenti, facendo tesoro del calcio di Sarri impostando però anche il suo calcio.
Perchè parlare del mercato di gennaio se non abbiamo ancora visto Meret, Younes, Ghoulam, Chiriches, Verdi? Se poi dobbiamo giocare al calcio virtuale…
Ho letto le affermazioni di Rizzoli sui 7-8 errori… perché è così complicato utilizzare uno strumento tecnologico che deve essere d’aiuto agli arbitri? Deve essere il VAR stesso a chiamare l’arbitro ad analizzare le immagini.
Chiedere danni per la stagione scorsa? Non ci ho mai pensato, sono una persona al di sopra di ogni sospetto, ma nel nostro calcio c’è stato Calciopoli, quindi a pensar male si fa presto.
A Parigi con Cavani ci siamo abbracciati e l’ho trascinato nello spogliatoio. A Napoli ha due figli e poi a Parigi non è vivibile da protagonista per le strade come accade qui da noi. Se a fine campionato, con l’ok di Ancelotti, il PSG ce lo desse in prestito gratuito o ce lo cedesse per una cifra simbolica, visto che è in scadenza, e se lui si accontentasse di 6-7 milioni a stagione, potrebbe, ripeto Ancelotti permettendo, tornare. Soprattutto, al Matador, bisognerebbe spiegare che la filosofia importante ora è quella dei 24 giocatori.
Per me uno scudetto deve vincerlo una squadra intera, la società, la città: deve essere il successo di tutti. Sarebbe bellissimo vincerlo, lo so bene, ma la vita è bella perché si vince e si perde, ma è importante farlo con dignità. E noi, di questa, ne abbiamo avuto da vendere”.