Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Questi i passaggi più significativi delle parole del patron azzurro.
Sull’esito del campionato.
“Se esiste un problema arbitrale? Certo che sì, perché la Juventus appartiene alla famiglia più potente d’Italia, con Calciopoli sarebbero dovuti andare giù pesanti, invece non è successo niente. Volete che si mettano contro gli Agnelli, contro la Fiat, contro il potere? Prima di farlo ci pensano su 20 mila volte. Ma il problema degli arbitraggi sbagliati riguarda tutta l’Europa. Giusto che Nicchi difenda Orsato, lui difende la casta, difende la sua posizione”.
Arriva poi qualcosa più di una tiratina d’orecchie a Sarri.
“Mi si rimprovera di non aver fatto molto sul mercato. Il tifoso non vive la quotidianità, non sa come vengono allenati
e utilizzati i giocatori. Giaccherini l’abbiamo dovuto dare via perché non è mai stato preso in considerazione, così
come Maksimovic. Inglese sarebbe potuto venire, ma avrebbe giocato? E lui è uno che è arrivato in doppia cifra col Chievo. Per vincere lo scudetto e per avere un posto in Paradiso, in Europa, devi far girare la rosa e non devi avere incidenti. Verdi non è voluto venire, eppure avevamo fatto un’offerta incredibile. Temeva che non avrebbe giocato”.
Sulla sua vicinanza alla squadra e alla novità Insigne-Adidas.
“Io sono sempre vicino ai ragazzi, invio loro messaggi e ricevo risposte molto carine. È chiaro che non posso stare lì dalla mattina alla sera. Allo stadio non vengo per scaramanzia, ho visto che quando non ci sono stato le cose sono andate bene. Insigne-Adidas? Non c’è nulla di particolare, il Napoli conserva i diritti e le aziende chiedono a noi di mettere
loro a disposizione un tesserato. È quanto avvenuto con Insigne”.
L’intervista integrale è possibile leggerla su “la Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Leggi qui l’intervista di De Laurentiis a “La Repubblica”.