Il Presidente del Napoli ha rilasciato un’intervista al quotidiano “Il Corriere dello Sport”. Questi alcuni passaggi dell’intervista che è possibile leggere in versione integrale su “Il Corriere dello Sport” oggi in edicola.
“Erano anni che avevo contatti telefonici con Ancelotti per parlare dei suoi e dei miei calciatori. Mi aveva colpito il suo equilibrio, la sua educazione. Quando capiva che non c’erano margini di trattativa non insisteva. Sono fiero di aver individuato un uomo del suo livello non solo professionale.
Tre anni fa pensavo di aver preso un allenatore (Sarri n.d.r.) che sarebbe rimasto qua per un lungo periodo. Potevo trattenerlo perché aveva altri due anni di contratto, ma poi è diventata solo una questione di denaro. Siamo passati da 700.000 a 1.550.000 euro poi ho sentito che con il prossimo accordo voglio arricchirmi. Allora mi sono chiesto le dichiarazioni sull’amore per la città?
Carlo l’altro giorno era a Ischia e mi ha chiamato entusiasta dicendomi che qui potrebbe restarci anche sei anni. Con lui si vive un rapporto umano. La mattina prima del Liverpool gli ho telefonato ho espresso dei pareri e lui con autorevolezza e autorità mi ha risposto: presidè tranquillo la vinciamo.
Insigne? Non mi ha stupito è un prodotto del Napoli e di Napoli. Ha dimostrato di essere un uomo, ha una testa per ragionare, per me è uno di famiglia.
Zielinski? Non è stato ancora visto appieno e codificato del tutto.
Settembre 2004 è stato un moneto magico di quest’epoca: aver rilevato il Napoli dal fallimento, averlo portato dove siamo, con l’ammirazione internazionale e un futuro che ci aspetta. Quale? Vincere in Italia e in Europa”