De Laurentiis batti un colpo, i rigori non fischiati al Napoli iniziano ad essere troppi e costano oltre 50 milioni di euro

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Nella gara giocata contro la Juventus ancora un rigore negato al Napoli, per fortuna questa volta ininfluente ai fini del risultato finale visto che gli azzurri sono riusciti a vincere malgrado la svista di Mariani e la sconcertante valutazione di Rocchi al VAR.

Tutto è cominciato con l’inedita campagna mediatica di Nicchi e Gravina contro Mertens e il rigore fischiato agli azzurri a Firenze nella prima giornata, rigore inesistente che però fa il paio con quello precedentemente fischiato alla Fiorentina e altrettanto inesistente secondo regolamento.

Dopo quello di Firenze il Napoli ha avuto il secondo e ultimo rigore a favore a Lecce alla quarta giornataIn pratica il Napoli non ha un rigore a favore da ben 17 partite. 

Per numero di rigori a favore dietro il Napoli ci sono solo Brescia e Sassuolo con un rigore a testa e l’Udinese con zero rigori a favore. Poi c’è il Parma che ne ha avuti due come il Napoli. Le altre 15 squadre ne hanno avuti più degli azzurri, la Lazio di Lotito addirittura 13.

Con quello negato contro la Juventus sono già sei i rigori netti non fischiati a favore del Napoli, dei quali ben cinque ‘insensibili’ al fattore San Paolo.

Questo l’elenco completo con in parentesi i possibili, forse probabili, punti persi in classifica:

  1. con il Cagliari sullo 0-0 gara persa 0-1 (3 punti) – arbitro Di Bello al VAR Pezzuto;
  2. con il Brescia sul 2-0 partita vinta 2-1 (0 punti) – arbitro Manganiello al VAR Chiffi;
  3. poi con il Torino gara terminata 0-0 (2 punti) arbitro Doveri al VAR Banti;
  4. ancora con l’Atalanta sul 2-1 prima del 2-2 definitivo segnato da Ilicic (2 punti) – arbitro Giacomelli al VAR Banti;
  5. con il Genoa gara terminata 0-0 (2 punti) – arbitro Calvarese al VAR Chiffi;
  6. infine con la Juventus sull’1-0 per il Napoli gara poi per fortuna finita con la vittoria degli azzurri per 2-1 (0 punti) – arbitro Mariani al VAR Rocchi.

Con nove punti in più in classifica il Napoli, malgrado i suoi limiti e i suoi travagli stagionali, oggi con 36 punti sarebbe sesto in classifica con +5 punti sul settimo posto e -2 dal quinto posto dell’Atalanta e -3 dal quarto posto Champions della Roma (con lo scontro diretto da giocare al San Paolo).

Non andare in Champions potrebbe significare perdere tra i 50 e i 60 milioni di euro che, per un club come il Napoli, rappresenterebbe un flusso di denaro fondamentale per mantenersi competitivi.

Dopo lo scudetto ‘scippato’ nel 2018 un nuovo danno sportivo ed economico al quale bisognerebbe mettere fine…al più presto.