Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dal ritiro di Diamaro ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss:
“Ritiro tranquillo dove tutti sono concentrati e pronti a dare il meglio con l’entusiasmo dei napoletani che non è mai mancato.
Sabato ci sarà il primo incontro col Benevento e c’è la possibilità di incontrare un vecchio amico come Maggio e anche Roberto Insigne.
Superlega? L’ECA è stata l’unica associazione di club privati che s’è contrapposta con educazione e fermezza alla UEFA e alla FIFA, declamando il ruolo importantissimo dei club. Posso assicurarvi che non è nelle intenzioni di Agnelli quella di fare una SuperChampions per pochi eletti. Lui ha cercato di allargare democraticamente la possibilità di parteciparvi anche a club meno blasonati. Qui c’è questa stupida abitudine di stabilire le cose di triennio in triennio ma chi ha capacità commerciali deve sapere ottenere cose giuste e logiche anche in un lasso breve di tempo.
Il calcio che vorrei? Animato da giovani, non da persone che basano le decisioni sulle stantie esperienze passate. I bambini si stanno allontanando dal calcio a causa dei videogiochi elettronici. Perché questo sport è noioso, a parte qualche partita. Io ho una idea per il Ministro dell’Istruzione, da proporgli: mettiamo nelle scuole elementari italiane tecnica e tattica del calcio; due ore a settimana in cui far vedere ai bambini le partite più belle, studiarle, far capire come si gioca, cosa deve fare un attaccante o un difensore, cosa vuol dire il modulo. I bambini vanno coinvolti in maniera ludica.
Io ho parlato male di Platini e Blatter e i fatti ora dicono che non mi ero sbagliato. Ora bisogna parlare e pensare.
Il calcio nazionale è una fucina dei valori culturali di una nazionale. E va tenuto nel weekend.
Deve esserci un’unica Champions League. Per evitare un dislivello di potere economico si può fare una Champions League tra chi può permettersi determinati calciatori e un’altra Champions League per gli altri club. Poi i primi 4-5 dell’una e i primi 4-5 dell’altra potrebbero sfidarsi alla fine.
Forse è il momento di evitare quest’interruzione di 15 minuti tra i due tempi e sarebbe bello fermare il calcio ogni 10 minuti, con l’allenatore che chiama a sé i calciatori. La FIFA deve mettere le sostituzioni illimitate. Io potrei benissimo far giocare un calciatore, poi tirarlo fuori, mettere un altro e rimettere lui qualche minuto dopo. Come nel basket. Se accade negli altri sport, perché non anche nel calcio?.
Il Napoli ha sempre avuto una levatura internazionale. A parte quel periodo tra l’addio di Maradona e l’avvento nostro. Prima c’è stato quel genio che è Maradona, poi siamo arrivati noi che da quando siamo tornati in Serie A abbiamo avuto i Quagliarella, i Cavani, i Lavezzi, gli Higuain. Il Napoli purtroppo ha vinto poco, soltanto due scudetti. Il Napoli ha perso tempo nei suoi primi 50 anni. Non se ne può fare una colpa a nessuno oggi. Ogni volta che incontro i tifosi io vorrei accontentarli. Mi chiedono quand’è che vinciamo lo scudetto. A me fanno venire un po’ d’amarezza, ma mi fanno tanta simpatia. Gli dico che l’importante è l’appartenenza sociale a questa maglia. Voi siete napoletani, non potete non gioire del fatto che in questi ultimi 10 anni siamo l’unico club italiano ad albergare in Europa. A me dispiace se qualcuno non è soddisfatto e contento. Per me sarebbe facile prendere i plausi, conquistare lo scudetto o una coppa europea e fallire un attimo dopo. Poi ci sono i napoletani che sono sempre insoddisfatti che si sono legati a Milan,Inter e Juventus. Noi andiamo avanti per la nostra strada, con tutta la cazzimma che non deve mai mancare. Rispettando però le regole e l’economia di un club che, rispetto all’economia dei maggiori club, non ha un euro in meno.
In Inghilterra il Governo è riuscito a trovare delle soluzioni. Avete mai visto in uno stadio inglese episodi razzisti? Se accade, arriva un bodyguard e ti butta fuori. I politici sanno intervenire per punire, ma non per curare. Comportiamoci come gli inglesi. Quando si parla di discriminazione, come si può non prendere i colpevoli? Abbiamo speso 4-5 milioni da quando ho cominciato solo in multe, comminate dalla Lega, per l’accensione di fuochi, l’esplosione di petardi. Con questi noi avremmo potuto potenziare il reparto giovanile. Con i nuovi abbonamenti diremo: chi non si comporta in maniera degna di essere ospitato al San Paolo sarà prelevato e non gli sarà dato più l’accesso, anche se ha pagato già l’intero abbonamento.
James è nei nostri cuori, soprattutto nei cuori di chi l’ha allenatore meglio di chiunque altro, Ancelotti. Il problema di James è che bisogna fare i conti col Real Madrid. Noi siamo duri, non vogliamo cedere alle ingiuste richieste del Real Madrid. Noi non abbiamo fretta perché la nostra squadra è già molto forte. Dobbiamo fare soltanto dei colpi, niente di particolare. I colpi si fanno in due, tra chi vuole acquistare e chi vuole vendere. Noi vogliamo acquistare, ma non vogliamo correre rischi.
Elmas arriva? Dobbiamo stare tre settimane qui, vediamo…
Domani incontro tra con Wanda Nara? Una stupidaggine colossale, enorme. Icardi non rientra nelle necessità attuali del Napoli. Nel momento in cui io lo chiesi era un altro momento storico. Era l’anno che s’era infortunato Milik e volevamo trovare una sostituzione a lui, ma fu bravo Sarri a far diventare il nostro folletto Mertens uno capace di superare i trenta gol”.