De Laurentiis: “James e Manolas? Stiamo lavorando a più tavoli, faremo altri lavori al San Paolo, grazie Albiol”

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

“Io e i miei figli Edoardo e Luigi abbiamo sempre cercato di ideare maglie innovative. Quando si inventano cose innovative, non sempre si trovano le persone pronte ad abbracciarle. Il nuovo spaventa sempre un po’.

Finite le Universiadi ci saranno altri lavori al San Paolo per sistemare una parte nel ventre dello stadio che oggi non si vede. Noi staremo molto attenti e ci lavoreremo.

Abbiamo accettato la richiesta di Albiol perché glielo dovevamo. Negli ultimi due anni voleva andare via, ma l’abbiamo convinto a restare e adesso non potevamo. Ad Albiol dico grazie, so che per lui sono stati anni importanti. Sono contento del tuo ritorno in patria. Abbiamo potuto cederlo perché l’anno scorso abbiamo fatto crescere Chiriches e Maksimovic accanto a Koulibaly, quindi staremmo a posto.

Noi dobbiamo approfondire con Ancelotti, che è un maestro, che tipo di gioco fare. Bisogna secondo me capire che uno deve formare una squadra capace di giocare in tanti modi diversi. Gli avversari non sempre ti permettono di giocare il tuo gioco, anche se lo fa alla perfezione, come ha fatto Sarri al Napoli. Ha ragione Ancelotti quando dice che il modulo è una cosa che esiste, ma fino ad un certo punto.  Chi pensa che perdere una partita sia una sconfitta sbaglia, perché perdendo si capisce come vanno le cose. Sarebbe anche noioso.

Manolas e James Rodriguez? Stiamo giocando su più tavoli per capire qual è il più giusto. 

A Dimaro inventiamo qualcosa non sul Napoli, ma sul calcio in generale. Possiamo coniare anche il nome: ‘Il Calcio che Vorrei’. Io vorrei che il calcio in Italia e in Europa cambiasse. A Dimaro ci sarà un bel villaggio e delle partite incredibili, poi le amichevoli continueranno prima in Europa e poi negli USA, con l’ultima a Detroit. Poi stiamo pensando ad un’altra amichevole prima dell’inizio del campionato, ma non posso scoprire le carte affrontando una squadra di A a poco tempo dall’inizio del campionato. Probabilmente ci incontreremo con una squadra di B o di C.

Quanto mi dispiace che certe tifoserie si siano contrapposte, altrimenti avremmo avuto maggiore possibilità di allargarci. Noi abbiamo una grande ricchezza in Italia che è il campanilismo, e non ci deve contrapporre. Tutti insieme formiamo l’Italia, non dobbiamo dimenticarlo”.