Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni della RAI ha parlato della festa Scudetto e accennato anche al toto-allenatori.
“Festa Scudetto? Vi vorrei tutti allo stadio, si parla di 250mila in coda virtuale, ma ne erano molti di più. Per fortuna è venuto in aiuto la Rai ci ha aiutato con la diretta dalle 21. Ci saranno cantanti, attori, con Stefano De Martino in conduzione con la sua classe e simpatia. Ci sarà il grandissimo Gigi D’Alessio, Nino d’Angelo con il suo inno, ci saranno Emma, Arisa, Stash, Clementino, Enzo Avitabile, insomma tanti personaggi e poi ci saranno degli attori a raccontare questo grande sentimento azzurro come ha preso non solo l’intera città ma tutto il resto del mondo.
Nuovo allenatore? il 4-3-3 il nostro modulo assolutamente da continuare. Stiamo valutando allenatori per il 4-3-3 coi nostri giocatori straordinari che vogliamo tenere. Ho valutato una decina di profili, stiamo verificando chi può essere il più adatto per proseguire il ciclo. Io voglio ancora seminare e ho bisogno dell’appoggio di tutti i napoletani. Quando c’è un cambiamento ci possono essere momenti che non devono spaventare perché tutto serve per migliorarsi e quindi andremo avanti essendo l’unica squadra di calcio che da 14 anni è in Europa e questo la dice lunga sulla scelta dei tanti allenatori. Certo posso anche sbagliare. Per ora abbiamo sbagliato poche volte e spero che anche questa volta faremo centro.
Non voglio fare competizione col passato, guardo solo al futuro. Certo quello già fatto serve come stimolo per fare meglio perché si può sempre mettere a punto per migliorare. Poi ci sono anche gli avversari, non giochiamo da soli e bisognerà vedere anche gli altri come si rinforzeranno. Faremo del nostro meglio per accontentare i tifosi che sono il vero nostro bene. Non si devono avvilire se qualcosa non va nel verso giusto. Ci risolleveremo da qualche sbaglio eventualmente e bisogna solo stare uniti, se siamo uniti possiamo arrivare ovunque.
Luis Enrique? E’ un grande allenatore, ha fatto molto bene al Barcellona, ma credo abbia in mente la Premier League, va ricordato che competiamo con tanti campionati che sono più attraenti del nostro come quello inglese. Il problema economico c’è, lì ci sono risorse più allettanti”.






