De Laurentiis: “Non mi sono mosso per Cavani, prenderemo un terzino, non potevo far fallire il club per prendere Ronaldo”

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Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, dopo aver categoricamente smentito di aver preso Cavani e che mai lo prenderà, ai microfoni di Sky è tornato a parlare di mercato e del Napoli:

“Non mi sono mosso per Edinson Cavani e Benzema adesso non è un calciatore da Napoli lo era qualche anno fa. Non mi sono arrabbiato per il suo tweet, gli chiedo scusa se si è offeso, non volevo. Anche Di Maria non è da Napoli e la voce su Belotti è falsa. 

Si sta facendo un grande torto al Napoli. In primis perché bisogna pensare al ritiro, che serve per capire cosa serve al nuovo allenatore. Poi Milik ha fatto tantissimi gol quando è stato a disposizione. Poi abbiamo Mertens che ha segnato tanto, Callejon che ha fatto molto bene.  Inoltre abbiamo Verdi, che ha tre funzioni: attaccante, tornante a destra e a sinistra. Devo metterlo in naftalina perché deve venire qualcun altro? Dal 12 in avanti avremo dei giorni per capire chi potrà arrivare se qualcuno dovesse uscire. Falcao, Zaza, Giroud, Mariano Diaz: tutto falso”.

Prenderemo un terzino. Sabaly ha avuto un incidente. A parte lui e Lainer, per cui non mi sono preso con i procuratori, ho bisogno di un giocatore che possa giocare a destra e a sinistra. Ci piace Arias, ma anche altri cinque profili.

E’ vero che potevo prendere Ronaldo. Mi colpì quando, col Portogallo l’anno scorso, incitava dalla panchina i suoi compagni, più dell’allenatore. Ho detto che mi sarebbe piaciuto averlo. Quando mi ha chiamato Mendes gli ho detto che non è per le nostre tasche. Non posso mettere a rischio il club e farlo fallire di nuovo per Ronaldo. Con Ronaldo la Serie A è ancora più intrigante. Ha portato una bella ventata, l’asse del calcio spagnolo si è spostato in Italia tra Carlo Ancelotti e Ronaldo. Sarebbe fantastico battere la Juventus.

Con Ancelotti vado d’accordo, abbiamo grande esperienza: lui nel calcio e io nella vita. Si pone sempre bilateralmente nella conversazione. Non si pone come un oracolo che parla, ma ti stimola e accetta che tu lo stimoli. E’ sempre garbato, intelligente. Con lui si può parlare di qualunque cosa senza annoiarsi mai.

Sarri non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto entrambi degli errori. Non credo di aver fatto degli errori. Contestarlo sarebbe stata la cosa più facile, per come si stava comportando, rinviando sempre pur avendo un contratto. Io avrei potuto dirgli che aveva dei contratti. Ha preso Jorginho, perché io ho chiesto ad Ancelotti se poteva farne a meno e lui ha detto di sì, perché gli piace Diawara e ha questa nuova veste per Hamsik”.