Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media ai margini dell’Assemblea dell’ECA a Malta.
“L’estate è lunghissima, siamo l’unico club che non ha subito rivoluzioni interne, Ancelotti ce l’abbiamo per altri due anni.
Prima di comprare dobbiamo pensare alle uscite.
Abbiamo già preso Di Lorenzo, che penso possa svolgere un buon lavoro sulla fascia destra. Di attaccanti ne abbiamo a iosa, prima di decidere chi comprare e non comprare bisognerà capire chi vendere.
Il terzino destro l’abbiamo già preso, ora servono un attaccante e un terzino sinistro, ma solo in caso di uscita di uno dei nostri.
Sono sempre soddisfatto di tutte le riunioni ECA. L’importante è il confronto e chiudersi non vale mai. Bisogna farsi una domanda: può la UEFA essere l’ago della bilancia? Se i club hanno formato l’ECA forse è la stessa ECA che dovrebbe preoccuparsi di tutto ciò.
L’errore di Tebas (presidente della Federcalcio spagnola che si preoccupa di tutelare i campionati nazionali n.d.r) è pensare che l’ECA sia una nemica. Non è così. L’ECA nasce per difendere gli interessi dei club contro chi l’ha sempre fatta da padrona come la FIFA e la UEFA.
La riforma delle Coppe europee non mi convince. Ne vedremmo una per ricchi, una per medi e una per poveri. Ci sono molti dubbi su questa organizzazione.
Mi preoccupa la divisione dell’Europa: l’Inghilterra ha il problema dell Brexit, la Spagna è divisa, Francia e Italia sono in un delirio assoluto e la Germania non si sa cosa farà. Stiamo rischiando di mettere a loro agio altri paesi, dobbiamo unirci. Se non ci svegliamo Stati Uniti, Russia e Cina ci faranno molto male, ci sbraneranno.
Oggi ho dato un altro suggerimento. Non dobbiamo dividere la Champions in fasi, sarebbe mortificante. Chiamiamola tutta Champions League: ci sono cinque paesi che hanno un fatturato molto più alto di altre Nazioni e si possono permettere di comprare i giocatori più importanti. Per questo si crea uno sbilanciamento con coloro che hanno meno possibilità economiche. Facciamo due Champions League, una con Inghilterra, Italia, Spagna, Francia e Germania e un’altra con gli altri Paesi. Poi le prime cinque di entrambe si sfiderebbero e anche i più deboli potrebbero vincerla. Già fare la Champions e l’Europa League è mortificante per molte squadre”