Dimaro Folgarida: le risposte ai tifosi di Garcia, Gollini e Juan Jesus

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Come da tradizione consolidata ogni anno una serata del ritiro a Dimaro Folgarida vine dedicata all’incontro dei tifosi con i tesserati del Napoli.

Quest’anno è toccato a mister Garcia, al portiere Gollini e al difensore Juan Jesus rispondere alle domande dei tifosi.

Garcia.

“Ambizioni? Noi iniziamo per vincere. Se una squadra gioca molte volte bene, ha possibilità tante volte di vincere le partite e vogliamo fare questo. Scudetto o Champions? Tutte e due. A Napoli ho capito che il calcio è più di una passione, qua sembra quasi una religione e mi piace tanto. Più spazio per Raspadori? Quando si fa un pasto non si mette un solo ingrediente: ci vuole tutto e Raspadori è un ingrediente che fa gol.

Sostituto Kim? Come difensori centrali abbiamo Juan Jesus, Rrahmani e Ostigard che sono ottimi giocatori. Questi li abbiamo in casa e non si muovono. Poi se possiamo trovare un quarto che abbia qualità da titolare, ben venga, altrimenti ne ho già tre. Osimhen? E’ sotto contratto, arriva domani con tutti gli altri. Il presidente è molto ambizioso, avremo una squadra di qualità. Sostituto Ndombele? Devo allenare tutto il gruppo per conoscerli meglio. Abbiamo tanta qualità a centrocampo, sono complementari e ci sono alcuni che possono fare gli esterni d’attacco. Chi è a Napoli deve saper giocare a pallone, ma vorrei un calciatore di fisicità per aiutare Anguissa.

Devo lavorare sulla testa dei miei calciatori, posso dire che i calciatori hanno grande fiducia in loro stessi. In Italia è molto difficile vincere, io ho il compito di spingerli per restare a questo livello. A volte sei sazio, hanno alzato l’asticella molto in alto, ora devono restare lì. Li voglio ad un livello eccellente. Migliorare sui calci pizzati? Certo, soprattutto quando giochi contro squadre che si chiudono in difesa, una delle possibilità per segnare è tirare dalla distanza. Vediamo chi saprà farlo e ci lavoreremo. Rigori sbagliati? Tecnicamente si può lavorare. Poi ci sono calciatori più freddi in questo contesto, rispetto ad altri. Calciarli a Dimaro è un conto, farlo in grandi partite è un altro.

Come giocheremo? Faremo in modo di fare un gioco bello ed efficace. Inizieremo con il 4-3-3, devo vedere anche i giovani della Primavera per capire se qualcuno può restare con noi. Sapere di aver una squadra top rende difficile l’arrivo di giovani ma lavoreremo anche su altri sistemi di gioco. Vedremo se cambiare in corso. Il 4-3-3 si può cambiare, ma i giocatori devono essere bravi a farlo in corsa.

I giovani convocati? Da quando abbiamo iniziato un po’ di partitelle, tutti giocano nel loro posto e c’è qualcuno che mi piace. Non guardo quello che hanno fatto prima. Li vedremo in amichevole, poi vedremo in funzione di quelli che tornano. Più difficile per un giovane attaccante ma c’è da riflettere tanto”. 

Gollini.

“Scudetto? Emozione unica, vincere lo scudetto è unico e indimenticabile e ripaga di tanti sacrifici. Poi farlo a Napoli è ancora più bello. Rigori? E’ il momento in cui ho meno pressione, ce l’hanno più i giocatori di movimenti che io. Per pararli non puoi guardare la palla perché tirano troppo forte, è un mix di istinto e studio. Caratterialmente mi sposo con tante cose dei napoletani: la passione per la musica, l’arte e l’amore per il calcio che è diverso dal solito. I miei genitori non li ho mai visti mangiare come a Napoli. Siete un popolo ed una città speciale, è bello far parte di tutto questo”.

Juan Jesus.

“Scudetto? Un’emozione enorme, ci vorrà tempo per realizzare cosa abbiamo fatto. All’inizio della scorsa stagione tutti dicevano che saremmo arrivati sesti. Champions? Proveremo a vincere la Champions come una grande squadra. Lo scorso anno potevamo arrivare un po’ più lontano per la qualità di gioco mostrata nelle partite. A gennaio giocheremo la Supercoppa e vogliamo andare a prendercela. Io leader? Sono sempre a disposizione di tutti: ho vissuto a Napoli, Milano e Roma ma posso dare il mio contributo sempre”.