Gattuso in conferenza: “Con la Juve per dare continuità, vi spiego cos’è per me il ‘veleno'”

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L’allenatore del Napoli Rino Gattuso nella sala stampa del centro sportivo di Castel Volturno in conferenza stampa ha presentato la gara di campionato contro la Juventus in programma domani allo stadio San Paolo. 

  • “Napoli-Juve conta molto per dare continuità alla gara con la Lazio che rappresenta un punto di partenza”.
  • “Giochiamo con una squadra forte che crea molte occasioni, ha tanti campioni, che negli ultimi 3-4 mesi ha fatto vedere la mano del suo allenatore, palleggia bene”
  • “Dobbiamo provare a fare una grande gara, per ritrovare l’entusiasmo del San Paolo che per noi è importante e quando c’è entusiasmo siamo agevolati”.
  • “Speriamo di avere a disposizione Maksimovic domani, quantomeno per portarlo in panchina. Koulibaly ha fatto un lavoro sulla linea difensiva, speriamo torni la prossima settimana. Mertens sta un po’ meglio, mentre Allan ha fatto una risonanza venerdì, c’è ancora un po’ di edema: gli è nato un figlio, una cosa importante, e ho deciso di mandarlo a casa perché era giusto così”.
  • “Il Napoli del prossimo anno a me non interessa. Oggi mi interessa avere giocatori motivati, disposti a lottare. Bisogna lavorare, da quando sono arrivato tutti mi hanno dato disponibilità”.
  • “Abbiamo sempre costruito con la difesa a quattro puro. Con la Fiorentina prestazione brutta che non mi aspettavo”.
  • “Sarri è tra i più forti al mondo. Qui ha costruito una macchina perfetta, c’è tanta stima verso di lui, mi piace molto”.
  • “Veleno? Per me significa annusare il pericolo, dare meno campo all’avversario, fare una corsa in più per il compagno. Con la Lazio ho visto tante cose positive, questa è la strada da percorrere”.
  • “La Juve è diversa dai biancocelesti, che hanno 5 uomini sempre in area e hanno grosse qualità fisiche; i bianconeri, invece, palleggiano , hanno maggiori qualità tecniche e dovremo fronteggiare la loro qualità nelle imbucate e nei dribbling. Bisogna capire chi far giocare, chi oscurare, coprire le linee di passaggio, è una gara molto più complessa”.
  • “Domani nello spogliatoio dirò quello che mi dice il cuore, e la testa, dopo aver visto l’allenamento”.
  • “Demme è uno che semplifica, fa sembrare più semplice tutto, ma non si inventa nulla, è uno lineare, tiene bene il campo, si allena per giocare certi tipi di partite, forte mentalmente, dà equilibrio e tutti sanno che possono contare su di lui”.
  • “Domani non basta una gara alla Gattuso. Se pressi e loro escono dalla prima pressione poi diventa difficile, loro non giocano 4-3-3 ma con Dybala sotto punta e devi coprire la linea di passaggio. Serve una gara di squadra, non far giocare chi trova l’imbucata, una via di mezzo non basta”.
  • “Insigne è uno dei giocatori italiani con più talento degli ultimi 15 anni. Ha grande qualità e forza nelle gambe e riesce sempre a fare 12-13 km a partita. Deve continuare su questa strada, è un giocatore importante”.
  • “La squadra in questo momento fa fatica, ma per merito della gestione di Carlo è agli ottavi di Champions, poi in semifinale di Coppa Italia, in alcune gare ha dimostrato grande valore ma ci manca continuità. Perciò ho detto non sediamoci dopo la vittoria, ogni volta dopo grandi prove la squadra s’è seduta ed invece serve continuità, far giocare chi sta bene e può dare tutto, Allan ha stretto i denti, ci ha dato disponibilità, ma si vedeva, oggi deve giocare chi sta al 100%”.
  • “Mercato? Oggi in Europa il Napoli è quella che ha speso di più, per non parlare di quelli che arriveranno a giugno. C’è continuità, il presidente con tutti i dirigenti sta facendo cose importanti e garantendo progettualità”.
  • “Il pressing ultra-offensivo, che è stato un errore anche mio, regala 3-4 giocatori e diventa problematico. Bisogna capire su che direzione bisogna andare, la cosa più importante è che dobbiamo giocare in due fasi, rispettare di più gli avversari. In tante gare abbiamo visto che sulle seconde palle siamo sempre in ritardo, ci allunghiamo spesso, non possiamo sottovalutarlo”.
  • “Le mie scelte sono sempre state forti, non ho problemi a prendermi responsabilità. Ho avuto la fortuna di avere la disponibilità dei giocatori, il mio vissuto mi ha aiutato, giorno dopo giorno hanno visto il lavoro e cosa proponiamo e la squadra fa di tutto per applicare le cose, ma ora bisogna continuare. Dopo la fine del mercato comincia un’altra stagione e bisognerà dare tutto altrimenti anche io potrò fare scelte borderline, dure”. 
  • “Siamo tra le prime 3-4 per quello che produciamo, ma la percentuale di realizzazione è bassa, gli avversari invece vengono 3 volte giù e fanno un gol. Dobbiamo accompagnare meglio, essere più cattivi sotto porta, e migliorare dietro perché non ci tirano molto in porta, ci siamo fatti 6 gol da soli”.
  • “Allenare l’Inter? Io sono un professionista, la parola tradimento non è corretta, noi alleniamo e giochiamo: Higuain e Sarri hanno scritto pagine bellissime poi non so cosa pensa la gente, non siamo tutti uguali”.