Napoli sotto di un gol con il Chievo. Insigne cerca la conclusione personale, in quella circostanza alquanto improbabile, e una parte del pubblico (non di tifosi) lo fischia.
Fischi dettati dalla paura di vedere un sogno svanire sul più bello, oppure dal desiderio di vedere il Napoli vincere una di quelle rarissime volte che si va al San Paolo? Difficile dirlo solo chi ha fischiato lo sa.
Il Napoli rispetto alla scorsa stagione ha migliorato la propria classifica di dieci punti, non uno, ma dieci punti. Ha diciassette punti di vantaggio sulle due romane, Lazio e Roma, terze in classifica.
Per questo i calciatori del Napoli i fischi non li meritano per quanto di straordinario (e non di fallimentare come qualcuno prova a insinuare nella testa della gente) stanno facendo in questa stagione.
Così come i fischi non li merita Lorenzo Insigne, che si è caricato la squadra sulle spalle per quasi l’intero campionato.
E’ vero ha sbagliato nel reagire stizzito ai fischi di quella sparuta minoranza. Però anche lui da napoletano in campo, con l’adrenalina a mille, avvertiva lo stesso senso di angoscia dei tifosi. Perchè lui del Napoli oltre che calciatore è anche tifoso. Quella pennellata per Milik, che solo uno con il piede fatato come Insigne poteva fare, è la richiesta di scuse immediate presentate al pubblico dal talento azzurro. Chi ama davvero l Napoli le scuse le ha subito accettate.
Invece, come al solito, c’è una parte di Napoli che sembra ami mostrare il fianco a chi è pronto a creare casi quando succedono certe cose. Come se non aspettassero altro.
Rassegnatevi, non c’è nessun caso Insigne.
Insigne a mente fredda saprà parlare ai tifosi. I tifosi a loro volta sono già pronti ad applaudirlo e a coccolarlo, perchè Lorenzo Insigne è fondamentale per continuare a vivere quel sogno che si chiama scudetto.
Questo i veri tifosi lo sanno.
Buon Forza Napoli a tutti!