Girone di andata, il bilancio del Napoli: 3+6 passi avanti e 4 passi indietro

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Il Napoli per la terza volta nelle ultime quattro stagioni ha dimostrato di essere l’antagonista più credibile della Juventus. 

Il passaggio da Sarri ad Ancelotti e il conseguente cambio della filosofia di gioco, non ha inciso più di tanto sul ruolino di marcia degli azzurri.

Il Napoli di Ancelotti dopo diciannove giornate di campionato ha conquistato 3 punti in più rispetto al primo Napoli di Sarri (44 contro 41), addirittura 6 in più del secondo Napoli dell’ex allenatore oggi al Chelsea (44 contro 38) ma ne ha conquistato 4 in meno rispetto al Napoli sarriano dello scorso campionato (44 contro 48).

Difficile quantificare quanto abbiano inciso sul rendimento in campionato gli impegni nelle coppe europee (Europa League nel 2015-16, qualificazione agli ottavi in Champions League nel 2016-17, deludente eliminazione nei gironi in Champions League nel 2017-18 e infine eliminazione beffarda e ingiusta nei gironi in Champions quest’anno).

L’unica certezza è che il Napoli delle diciannove giornate di campionato ne ha giocate 10 in casa e 9 in trasferta, collezionando 14 vittorie (8 in casa e 6 in trasferta), 2 pareggi (entrambi in casa) e 3 sconfitte (tutte in trasferta).

La cosa che Ancelotti sicuramente starà valutando è la differenza tra il rendimento casalingo e quello in trasferta. Infatti in casa il Napoli ha una media di 2,80 punti a partita contro i 2 punti di media in trasferta, ha una media di 2,30 gol segnati a partita contro quella di 1,67 realizzati in trasferta e ha subìto al San Paolo una media di 0,60 gol a partita contro gli 1,22 gol a partita incassati fuori casa.

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