Nell’ottava giornata di Serie A il Napoli affronta il Torino allo stadio Diego Armando Maradona sabato 1 ottobre alle ore 15:00.
Il Torino dopo sette giornate è ottavo in classifica insieme alla Juventus con 10 punti. Sei di questi punti conquistati nelle quattro trasferte grazie alle vittorie con Monza e Cremonese che bilanciano le sconfitte in casa dell’Inter e dell’Atalanta.
Rispetto alla scorsa stagione il Torino non ha perso solo Belotti, l’uomo-simbolo dei granata per tanti anni, ma anche altri calciatori di un certo livello quali Bremer, Izzo, Ansaldi, Mandragora, Pobega e Praet.
Di contro ha deciso di puntare su calciatori in cerca di gloria o di riscatto come ad esempio i giovani Schuurs, Vlasic e Karamoh e i più navigati Miranchuk e Radonjic.
Con Juric in panchina il Torino sta ritrovando lo spirito del cosiddetto ‘cuore toro’, che fa dei granata un avversario sempre ostico da affrontare.
Come tutte le squadre di Juric il Torino punta sulla marcatura uomo contro uomo a tutto campo e difesa alta.
Rispetto allo scorso anno Juric ha portato una modifica alla sua filosofia di gioco rinunciando ai 5 in linea a centrocampo per portare due trequartisti alle spalle della prima punta. Proprio i trequartisti e la punta nelle ripartenze sono i destinatari del pallone recuperato con il pressing alto a tutto campo.
In fase di non possesso i due trequartisti e la punta provano a schermare il regista avversario e chiudere le linee di passaggio ai difensori avversari che impostano la manovra dal basso. Per spezzare il ritmo della manovra avversaria è frequente il ricorso al fallo ‘ostruzionistico’.
Squadra lenta a carburare, non a caso non ha mai segnato nei primi 15 minuti di una gara, il Torino ha un vero e proprio crollo di tenuta negli ultimi 15 minuti di gara come testimoniano il 72% dei gol subìti tra il 75′ e il 90′.
Questo l’undici che potrebbe schierare Juric contro il Napoli:
