Il sorteggio di Montecarlo ha stabilito le otto avversarie del Napoli nella fase campionato della Champions League. Tra queste c’è la squadra inglese del Manchester City.
Breve storia del club.
Fondato nel 1894 il nome completo è Manchester City Football Club. Per trofei vinti è la seconda squadra di Manchester, ma negli ultimi anni ha superato lo United per vittorie e prestigio. Manchester dista da Napoli circa 2.300 km e circa 2 ore e 55 minuti di volo.
Il Napoli del super ex De Bruyne gioca in casa del Manchester City nella prima giornata della fase campionato, giovedì 18 settembre alle ore 21:00.
Il Manchester City gioca in Premier League, il massimo campionato di calcio inglese. In Patria ha vinto 10 campionati, 7 coppe d’Inghilterra, 8 Coppe di Lega e 7 Community Shield (la Supercoppa inglese). In campo internazionale ha vinto 1 Champions League (2023), 1 Coppe delle Coppe, 1 Supercoppa UEFA e 1 Coppe del Mondo per Club.
Al termine della scorsa stagione occupava la 2° posizione nel ranking UEFA.
I colori sociali sono il celeste e il bianco. I calciatori del City sono soprannominati ‘The Citizens’ e l’inno ufficiale è ‘Blue Moon’.

Il simbolo del City è un veliero sopra la rosa di Lancaster (simbolo araldico dell’antica Inghilterra).

La proprietà del club appartiene al gruppo inglese City Football Club. Alla presidenza c’è Khaldun Al-Mubarak, esponente importante del Governo degli Emirati Arabi. Lo stadio di casa è l’Ethiad Stadium (detto anche City of Manchester Stadium) con una capienza di 55.017 posti.

Lo sponsor tecnico è la Puma. Sulla maglia il main sponsor è Ethiad Airways. Il valore della rosa è di 1 miliardo e 230 milioni di euro circa, l’età media della rosa è 26,1 anni.
La Hall of Fame del club è formata soprattutto da calciatori del recente passato come Aguero o De Bruyne, o da calciatori ancora in rosa come ad esempio il Pallone d’Oro 2024 Rodri. Ricordiamo che nel City hanno giocato anche Yaya Touré, Balotelli, Tevez, David Silva, Dzeko e Company.
Principali movimenti del calciomercato 2025-26.
– Acquisti: Donnarumma (PO), Trafford (PO), Bettinelli (PO), Ait-Nouri (DI), Khusanov (DI), Wilson-Esbrand (DI che però non è in lista Champions), Reijnders (CE), Phillips (CE), Cherki (AT);
– Cessioni: Ederson (PO), Carson (PO), Akanji (DI), Reis (DI), McAtee (CE), De Bruyne (CE), Echeverry (CE).
Come gioca il Manchester City.
Il Manchester City partecipa alla fase campionato della Champions League grazie al 3° posto in Premier League della scorsa stagione. E’ alla sua 15esima partecipazione consecutiva in Champions League, trofeo vinto nel 2023 oltre a una finale persa nel 2021.
Il City ha affrontato il Napoli due volte nella fase a gironi della Champions: nel 2011-12 (1-1 a Manchester e 2-1 per i partenopei al Maradona) e nel 2017-18 (doppia vittoria City 2-1 a Manchester e 4-2 al Maradona). Contro il Manchester City allenato da Roberto Mancini il Napoli ha fatto il suo esordio in Champions League il 14 settembre 2011 proprio all’Ethiad Stadium, gara terminata 1-1 con i gol di Cavani (NA) al 69′ e di Kolarov (M) al 74′.
Le altre squadre italiane affrontate dal City sono la Juventus (2 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte), il Milan (1 vittoria e 1 pareggio), la Roma (1 vittoria e 1 pareggio), l’Inter (1 vittoria e 1 pareggio) e l’Atalanta (1 vittoria e 1 pareggio).
I calciatori di maggior qualità del City sono senza dubbio il portiere Donnarumma, il difensore uzbeco Khusanov, il croato Gvardiol, lo spagnolo Pallone d’Oro 2024 Rodri, l’olandese Reinders, il norvegese Haaland, l’inglese Foden, l’attaccante franco-algerino Cherki e l’attaccante egiziano Marmoush.
La squadra da ben 10 stagioni è allenata dal 54enne spagnolo Pep Guardiola, considerato uno dei migliori allenatori di tutti i tempi.

Proprio con Guardiola in panchina il City ha riempito la propria bacheca (6 Premier League, 2 Coppe d’Inghilterra, 4 Coppe di Lega Inglese, 3 Community Shield, 1 Champions League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Mondiale per Club), impreziosita dal triplete del 2023.
Proprio dopo il triplete il City ha manifestato una crisi di identità e una sorta di assuefazione alla vittoria. Crisi che ancora non sembra del tutto superata, considerando che nelle prime tre gare di Premier League ha ottenuto solo 1 vittoria e 2 sconfitte.
Guardiola come moduli base alterna il 4-3-3 con il 4-1-4-1, anche se sono gli automatismi e i concetti di gioco sempre innovativi che fanno del City una squadra sempre pericolosa e imprevedibile anche quando non sembra al top del rendimento.
Rodri, che si sta riprendendo dal grave infortunio della scorsa stagione, è un elemento importante per lo sviluppo e la rifinitura dell’azione. Nel ruolo di regista quest’anno viene affiancato dall’ex Milan Reijnders. Entrambi si accentrano (uno mezzo destro l’altro mezzo sinistro) togliendo però spazio a Bernardo Silva, arretrato sulla linea mediana per lasciar posto nel tridente sulla destra a Bobb (in questo inizio di stagione preferito a Foden) e sulla sinistra a Marmoush (spesso sostituito nella ripresa da Doku).
L’ossessiva costruzione dal basso in questo inizio di stagione ha messo troppe volte in difficoltà la retroguardia del City, ma resta un punto base della filosofia di Guardiola. Nello sviluppo della manovra un contributo importante arriva dal centrale di difesa Stones che si sgancia dalla linea e avanza sulla linea mediana. Il contributo dei terzini è costante anche se si alternano nell’attaccare la profondità sulla fascia.
Gli esterni d’attacco hanno invece il compito di puntare all’uno contro uno per creare superiorità numerica e servire la punta con un cross o i centrocampisti che arrivano a rimorchio con un passaggio all’indietro in piena area di rigore.
La pericolosità in attacco dipende molto se è in giornata oppure no Haaland (con il City 127 gol in 149 partite e in Champions con tutte le squadre 49 gol in 48 partite).
Il pressing alto per l’immediata riconquista della palla è un altro punto base di Guradiola, anche per chiudere le linee di passaggio agli avversari. In fase di non possesso tocca agli esterni d’attacco allinearsi con i tre centrocampisti per creare densità in mezzo al campo. Il baricentro troppo alto con la difesa spesso a centrocampo, apre però delle invitanti praterie per i contropiede avversari.
La formazione base del Manchester City è formata dal seguente 11:
(4-3-3): (25) Donnarumma; (27) Nunes, (45) Khusanov, (5) Stones, (24) Gvardiol; (20) Bernardo Silva, (16) Rodri, (4) Reijnders; (52) Bobb, (9) Haaland, (7) Mormoush.
A disposizione: (1) Trafford, (13) Bettinelli, (18) Ortega; (3) Ruben Dias, (6) Aké, (21) Ait-Nouri, (82) Lewis; (8) Kovacic, (14) Nico Gonzalez; (27) Nunes, (33) O’ Reilly; (47) Foden, (10) Cherki, (26) Savinho. All. P. Guardiola.