In ‘un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ il Presidente della FIGC Carlo Gravina ha parlato del razzismo negli stadi.
Questi alcuni passaggi dell’intervista a Gravina che è possibile leggere in versione integrale sulla ‘Gazzetta dello Sport’ oggi in edicola:
“Rispetto le idee del ministro Salvini, ma la Figc deve seguire le indicazioni di Fifa e Uefa.
Nel prossimo Consiglio federale di fine mese, semplificheremo l’iter di sospensione delle gare previsto dall’articolo 62 delle Noif: contestualmente all’annuncio dello speaker, il gioco verrà temporaneamente sospeso e le squadre si raduneranno al centro del campo. Se i cori continuano, si va negli spogliatoi. A quel punto il responsabile dell’ordine pubblico deciderà se sospendere o riprendere la gara.
L’arbitro deve fare l’arbitro. È impensabile che debba essere lui a prendersi la responsabilità di mandare a casa 50mila persone. Ci sono i collaboratori della Procura federale e il funzionario del Viminale: saranno loro a segnalarli al quarto uomo e ad attivare la procedura.
Io credo che le responsabilità debbano essere personali, altrimenti diventiamo prigionieri di pochi delinquenti. La responsabilità oggettiva delle società è un caposaldo del codice di giustizia, ma riflettiamo se non il sia caso di attenuarla aggiungendo delle esimenti. Se il resto dello stadio, ad esempio, sovrasta i buu con segni di disapprovazione, ne dovremo tenere conto”.