Il Barcellona certifica gli errori delle scelte dei primi due tecnici e del mercato targato NDL

0
216




Il Napoli esce sconfitto dalla trasferta in casa di quel Barcellona che in troppi hanno dato per finito ‘affidando’ il proprio ottimismo ai nomi poco noti ma ricchi di talento della rosa a disposizione del navigato Xavi.

Resta solo la qualificazione alla prossima Champions.

  • Fuori dalla lotta scudetto già a metà girone di andata: FATTO.
  • Umiliazione in Coppa Italia: FATTO.
  • Addio ai sogni di gloria in Supercoppa Italiana: FATTO.
  • Adios Champions: FATTO.
  • Bye Bye mondiale per club negli USA: FATTO.
  • Qualificazione per partecipare alla prossima Champions: COMPLICATA.

L’inizio della fine è stata la scelta per nulla indovinata di Garcia, allenatore ritenuto idoneo per fare bella figura in Europa solo per la fortuna di aver raggiunto una semifinale Champions nell’anno anomalo del Covid, a fronte del 50% delle partite perse nella massima competizione europea per club.

Ancora meno indovinata la scelta di sostituirlo con l’amico di famiglia Mazzarri, reduce da tre esoneri consecutivi in Serie A e ancora ancorato a filosofie di gioco che poco si sposano con il calcio attuale.

Il calciomercato.

Fatto addirittura peggio nelle due sessioni di calciomercato che possono identificarsi con la sigla NDL, acronimo del trio Natan-Dendoncker-Lindstrom.

Il primo forse con troppo ottimismo è stato ritenuto pronto addirittura per sostituire il baluardo della difesa del Napoli tricolore Kim.

Il secondo, finora 32 minuti da quando è arrivato a gennaio, è stato addirittura preferito al più collaudato Gaetano che sarebbe tornato utile anche in Champions in quanto calciatore del vivaio azzurro.

Il terzo è il grande equivoco di questo calciomercato: ala secondo le statistiche sventolate ai giornalisti dal presidente oppure trequartista in base a quanto fatto vedere con ottimi risultati nel Francoforte?

Fatto sta che, se su Cajuste si può ancora avanzare qualche piccola riserva, di questi tre nessuno ha dato neanche il minimo contributo sperato.

Può capitare un’annata no, ci mancherebbe.

De Laurentiis forse per la prima volta dal 2004 ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, accecato dalla presunzione di aver costruito una squadra invincibile che chiunque potesse allenare e di poter farsi carico di scelte e valutazioni che magari non toccava a lui fare.

Finora la gestione De Laurentiis, al netto del disastroso aspetto comunicativo, è ottima sia dal punto di vista economico che dei risultati sportivi considerando che la dimensione del Napoli non è la stessa del Real Madrid o del Barcellona, piuttosto che del Bayern Monaco o del Liverpool o del Manchester City, ma neanche del Milan, dell’Inter e della Juventus.

L’importante è che questa annata balorda sia da lezione per evitare di commettere in futuro gli stessi errori…ma De Laurentiis è persona intelligente e di sicuro avrà fatto tesoro di questa stagione da dimenticare.

Buon Forza Napoli a tutti!