Contro il Rijeka forse il Napoli più brutto della gestione Gattuso.
Un primo tempo da dimenticare e nella ripresa, seppur dominata, il Napoli è stato salvato da un palo a Meret battuto che ha negato al Rijeka la gioia di riportarsi meritatamente in vantaggio.
Se contro la squadra quarta in classifica nel modesto campionato croato il miglior in campo è stato Meret, Gattuso e i calciatori un esame di coscienza devono assolutamente farselo.
Forse gli azzurri sono scesi in campo senza avere la percezione che contro il Rijeka non bastava la facile conquista di una vittoria obbligata, ma bisognava ottenerla con un ampio margine di gol. Invece la sensazione è che la squadra è scesa in campo con la stessa determinazione di un’amichevole precampionato, ingannati dalla facile vittoria annunciata.
La classifica del girone dice: AZ, Real Sociedad e Napoli punti 6 e alla pari nella classifica avulsa.
Alla fine la qualificazione potrebbe deciderla la differenza reti.
Proprio come è già successo in Champions al Napoli di Benitez, eliminato con 12 punti per un solo gol di differenza. Proprio come è già successo sempre in Champions al Napoli di Ancelotti eliminato dal Liverpool per un ‘gollettino’ di differenza.
Ma quel ‘proprio come è già successo’ avrebbe dovuto far riflettere quantomeno i senatori della squadra sull’importanza di una vittoria con ampio margine.
Ma una vittoria con ampio margine, anche contro un avversario modesto come il Rijeka, si ottiene solo se si scende in campo con la personalità e la determinazione della grande squadra. Senza la testa e il cuore, la sola tecnica superiore può non bastare.
Anzi NON BASTA!
Ora il Napoli deve innanzitutto migliorare la differenza reti proprio con il Rijeka nella prossima gara. Poi dovrà giocare da grande squadra i due scontri diretti con l’AZ in Olanda e la Real Sociedad al San Paolo.
Ma attenzione ai due scontri diretti: Gattuso rischia di perdere Koulibaly. Ammonito per la seconda volta in questa competizione Koulibaly è entrato in diffida e al prossimo giallo per il franco-senegalese scatterebbe la squalifica.
Gli unici ad aver raccolto qualcosa di storico a Fiume sono Mertens e Koulibaly.
Mertens ha raggiunto Callejon al secondo posto dei fedelissimi del Napoli nelle coppe europee con 69 presenze. Koulibaly invece con 53 presenze ha raggiunto Maggio al quarto posto. Davanti a tutti c’è ancora Marek Hamsik con 80 presenze.