Il Napoli e quel sentimento misto di gratitudine e delusione che rischia di diventare rimpianto

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Dopo la sconfitta con l’Empoli anche il più inguaribile e ottimista tifoso del Napoli si è arreso e non vede l’ora che questa stagione finisca…
E A NAPOLI NON E’ COSA BUONA!

La gratitudine.

Di sicuro ai protagonisti che hanno riportato lo scudetto sulle maglie del Napoli dopo 33 anni bisogna dire solo grazie e ricordare le emozioni che ci hanno regalato, emozioni che a Napoli sono rare.

I ricordi, soprattutto quelli belli, bisogna sempre tenerli vivi nel cuore.
GUAI A CANCELLARLI.

Ma nel calcio come nella vita non si può e non si deve vivere SOLO di ricordi. Bisogna andare avanti, aggiornare la propria storia, creare le condizioni che tali emozioni possano essere rivissute più spesso e non ogni 60 o 33 anni.

La delusione.

Proprio per questo motivo la delusione per quanto la SQUADRA CAMPIONE D’ITALIA sta facendo, anzi NON sta facendo, è troppo dura per essere smaltita con il ricordo di quanto sia stata meravigliosa la simbiosi città-squadra-società di appena dodici mesi fa.

Eppure a Napoli nessuno ha alimentato pressioni per un bis dello scudetto a tutti i costi. Però è anche vero che a Napoli nessuno neanche si aspettava di vedere la società commettere così tanti errori autodistruttivi di programmazione, di vedere una squadra così arrendevole, senza orgoglio e apatica mentalmente come l’ha definita Calzona in conferenza stampa.

L’unica cosa che i tifosi del Napoli davvero pretendevano era onorare lo scudetto vinto e la maglia sulla quale era cucito. Invece hanno dovuto metabolizzare un susseguirsi di delusioni, malgrado il loro continuo sostegno tanto in casa quanto in trasferta.

Il rischio del rimpianto.

Ora il Napoli rischia di rimpiangere un rendimento così poco dignitoso della squadra che non ha permesso di raggiungere neanche l’obiettivo minimo del quinto posto, in questa stagione utile per qualificarsi alla prossima Champions League.

Il presidente De Laurentiis invece rischia di rimpiangere a lungo i suoi errori di presunzione nel pensare di essere in grado di fare e voler fare tutto da solo.

Così come le casse di una società formidabile ad autogestirsi rischiano di rimpiangere a lungo i mancati incassi della Champions che verranno a mancare proprio nell’anno di una necessaria rifondazione.

La speranza.

I club con mentalità vincente non si preoccupano di quanto sia difficile vincere uno scudetto anche l’anno dopo, ma pensano a cosa e come fare per confermarsi i più forti o almeno continuare ad essere competitivi.

Invece De Laurentiis dopo questa annata orribile è costretto a pensare a rifondare squadra, staff tecnico e societario per rilanciare il Napoli.

La speranza è che ancora una volta De Laurentiis possa riuscirci grazie alla sua intelligenza, al suo lavoro e anche…alla sua fortuna, cosa che gli è riuscita soprattutto quando ha lavorato in silenzio, ‘nascosto’ dietro le quinte e ha dato fiducia ai suoi collaboratori.

Buon Forza Napoli a tutti!