Il Napoli saluta il San Paolo: solo applausi per una squadra che è andata oltre ogni aspettativa

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Si spengono le luci del San Paolo. Come ogni anno c’è l’azzurro che dice arrivederci e invece quello che dice addio, destinato a indossare altre maglie. Ma tutti meritano un caloroso applauso. 

Applausi per Ancelotti. Non era facile ripartire cancellando dal cuore dei tifosi le emozioni vissute e il bel gioco della squadra di Sarri. Forse per il tecnico di Reggiolo sarebbe stato meglio gestire il dopo Donadoni come è successo a Mazzarri oppure dopo l’inspiegabile (per il mercato e i trofei vinti come desidera la piazza) delusione del dopo Benitez come è capitato a Sarri.

Per gestire il dopo Sarri Ancelotti ha avuto la felice intuizione di non smantellare il gruppo e, anzi, inserire i primi tasselli per rendere suo il Napoli della prossima stagione. Ora però deve completare l’opera e dare quelle indicazioni di mercato utili per fare del Napoli una squadra non solo competitiva ma se possibile anche vincente.

C’è chi gli rimprovera il non aver saputo gestire l’aspetto mentale della squadra dopo la cocente eliminazione in Champions per un solo gol di differenza e lo choc per il distacco in classifica dalla Juventus al termine del girone di andata. Un distacco accumulato soprattutto dopo il rigore non avuto con il Chievo e le sviste arbitrali pro-Juve nelle gare che hanno visto i bianconeri, anziché perdere punti, fare bottino pieno con Empoli, Torino, Milan e Sampdoria. Il girone di ritorno è così diventato una formalità da gestire senza affanni.

Applausi alla squadra. Griglie e pronostici di inizio stagione a parte, ripartire da una vittoria scippata non era facile. Eppure la squadra ha migliorato i risultati dello scorso anno. Infatti gli azzurri quest’anno hanno bissato il secondo posto della scorsa stagione (1 punto o 100 punti dietro la solita prima poco importa), la deludente eliminazione in Coppa Italia nei quarti di finale. La differenza sta nel rendimento decisamente migliore nel girone di Champions e l’aver raggiunto i quarti di finale di Europa League e non fermarsi ai sedicesimi come accaduto la scorsa stagione. Ma come per gli scolari anche ai calciatori del Napoli bisognerebbe assegnare i compiti delle vacanze: migliorare, con l’aiuto di Ancelotti, l’atteggiamento in gare decisive come quelle giocate a Liverpool e le due con l’Arsenal.

In attesa dell’atto conclusivo Bologna-Napoli del prossimo weekend la speranza è che questa sera ci sia anche l’addio alle divisioni e alle continue e spesso pretestuose e strumentali polemiche.

La speranza è che la società faccia il necessario per ristabilire un minimo feeling con la piazza, sia rinforzando la squadra sia sotto l’aspetto della comunicazione.

La speranza è che i tifosi tornino invece ad esser il dodicesimo uomo in campo lasciando da parte le proprie antipatie (e simpatie) personali. Parafrasando un classico detto (anno nuovo, vita nuova): sediolini nuovi, tifo nuovo.

Così come chi ama il Napoli spera che la critica faccia il suo lavoro con onestà intellettuale, nel bene e nel male, con l’obiettivo di aiutare a crescere e non a distruggere.

Come diceva (e dice) Benitez “spalla a spalla” e “sin prisa però sin pausa” proviamo con Ancelotti a conquistare il palazzo come sperava di fare Sarri.

Ci rivediamo il 24 agosto in un San Paolo più bello. Buon Forza Napoli a tutti!