Tutti possono sbagliare anche i migliori, ma con la nuova regola sul fallo di mano l’International Board ha aumentato quella discrezionalità degli arbitri che invece si voleva limitare per dare più spazio all’oggettività, creando così tanta confusione.
Preferiamo evitare di mettere il dito nella piaga sulla diversa distribuzione delle ammonizioni tra una squadra e un’altra e la diversa valutazione dei falli fischiati a maglie alternate (vedi quello di Pjanic che ha portato al secondo gol della Juventus).
Così come non vogliamo tirare in ballo i quattro rigori non fischiati in favore del Napoli con Cagliari, Brescia, Torino e Verona logica conseguenza della inspiegabile campagna mediatica del presidente degli arbitri Nicchi e addirittura del presidente della Federcalcio Gravina contro Mertens dopo il rigore ‘di furbizia versione Dybala a Empoli’ fischiato a Firenze.
Però non si può non DENUNCIARE la falla del regolamento e della sua interpretazione evidenziata dal rigore fischiato per il fallo di mano di Zielinski a Firenze che ha dato il momentaneo vantaggio alla Fiorentina e da quello non fischiato a de Ligt che avrebbe dato al Bologna l’opportunità di pareggiare in casa della Juventus nei minuti di recupero.
Il passaggio del regolamento da prendere in esame è quanto previsto dalla “Regola 12 – Il Fallo di mano”:
È di solito un’infrazione se un calciatore:
• tocca il pallone con le mani / braccia quando:
– queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato
dal corpo
– queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore
non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)
Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone
tocca le mani / braccia del calciatore:
– se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore
stesso
– se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro
calciatore che è vicino
– se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in posizione innaturale
tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo
– quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per
sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo.
La parte evidenziata in azzurro toglie ogni dubbio sull’errore commesso dall’arbitro Massa e dall’adetto al VAR Valeri nel fischiare il rigore contro Zielinski a Firenze.
Invece la parte evidenziata in giallo è la falla clamorosa nel nuovo regolamento del gioco del calcio che ha voluto eliminare il concetto di involontarietà nel caso di un fallo di mano.
Secondo quanto evidenziato (in giallo) se il pallone avesse toccato il braccio di de Ligt direttamente dopo il tocco del suo stesso piede NON sarebbe stato rigore.
Nel caso specifico però la palla dopo essere stata toccata dal piede di de Ligt rimbalza per terra prima di finire sul braccio in posizione innaturale del difensore juventino.
In questo caso come dovrebbe essere valutato il fallo? Il Bologna ha subìto un torto e la Juventus (ancora una volta nella stessa partita) è stata favorita da una cattiva discrezionalità dell’arbitro Irrati?
La cosa che fa più male al calcio è la solita ‘politica’ dei due pesi e delle due misure, dove di solito il peso buono ha la maglia a strisce e quello cattivo la maglia…dell’avversaria di turno in campo e in classifica.
Parafrasando un famoso film: “Salvate il soldato calcio italiano”.