La Juve con il suo nuovo stile umilia l’Avv. Gianni Agnelli: lo sberleffo alla giustizia e il dito di Pinsoglio (ma chi è?)

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C’era una volta quello che era chiamato ‘stile Juve’. Quello voluto dall’avvocato Gianni Agnelli per dare un’immagine di serietà e di classe alla sua squadra del cuore.   

Uno stile fatto di sana ironia, senza mai dichiarazioni sopra le righe, sempre rispettoso dell’avversario e delle istituzioni. Nel peggiore dei casi riservava qualche elegante sfottò.

In pratica uno stile esattamente opposto a quello seguito dal nipote Andrea. Da quando alla guida della Juventus c’è il nipote, quello stile voluto dall”Avvocato è stato spesso umiliato dall’arroganza di chi è stato bravo a creare un regime dittatoriale che tanto sembra piacere all’impotente, sottomessa e mortificata Italia calcistica. Forse più semplicemente che l’Italia calcistica è costretta a subire.

Un regime che trasmette sempre quella sensazione antisportiva di poter controllare l’intero sistema calcio italiano: dagli arbitri al calciomercato, dall’impegno in campo di alcune squadre al mondo dell’informazione e addirittura anche la FIGC grazie alla Nazionale sponsorizzata Fiat.

Il video dal linguaggio incomprensibile di Matuidi e Benatia. Il video con Pinsoglio (alzi la mano chi conosce questo personaggio che dicono sia un portiere) che rivolge il dito medio ai tifosi del Napoli. L’arrogante richiesta di scuse di Chiellini e il tentativo di Allegri di dare lezioni di come civilizzare il mondo del calcio. Marotta, che da dirigente sampdoriano ha accusato spesso le malefatte arbitrali in favore delle grandi squadre, che brinda al 34° scudetto con una bottiglia di spumante con sopra un’etichetta raffigurante 36 scudetti vinti. In pratica un bel marameo con tanto di pernacchia alla Giustizia che proprio ai bianconeri ha revocato due scudetti retrocedendo anche la squadra in Serie B dopo la sentenza di calciopoli.

Sono solo altre puntate della vergognosa telenovela iniziata a Madrid con gli atteggiamenti antisportivi di Buffon e dello stesso Chiellini.

Telenovela dove l’attore protagonista è sempre e solo l’attore che si sente al di sopra di tutto e di tutti, sicuro di farla sempre franca.

E’ evidente che la lezione della storica eliminazione dai mondiali il calcio italiano non l’ha ancora imparata. Forse fa finta di non averla capita. Magari conviene di più.