L’allenamento a porte aperte del Napoli: cronaca di una contestazione annunciata

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Doveva essere un pomeriggio di festa. Doveva essere l’occasione per giusta per avvicinare un po’ la squadra alla città. Invece l’allenamento a porte aperte per gli abbonati svolto al San Paolo dalla squadra è diventata un’altra pagine non felice del triste romanzo del post Napoli-Salisburgo.

Tutto è iniziato fuori lo stadio con i cori che invitavano i calciatori ad andare a lavorare o che li apostrofavano “mercenari senza p…le”.

Poi la contestazione è proseguita all’interno dello stadio dove i circa 500 tifosi entrati hanno accolto la squadra con una bordata di fischi e con altri cori di contestazione.

Il più bersagliato di tutti il capitano, Lorenzo Insigne. Con lui l’altro ‘ribelle’ individuato dai cosiddetti ben informati: Allan.

Il solo Mertens ha avuto il buon senso di scusarsi con il pubblico.

Non sono mancati i cori contro la proprietà e la società

Una contestazione annunciata dopo quanto è successo dopo la gara di Champions League contro il Salisburgo. Contro il Genoa difficile prevedere quale sarà l’atteggiamento del pubblico.

I tifosi hanno emesso la loro sentenza: tutti colpevoli.