Le curve del San Paolo dall’autogol al dodicesimo uomo in campo, pronto a trascinare squadra e pubblico

0
1566




Dopo Napoli-Juventus anche Napoli-Salisburgo è stata caratterizzata da cori di contestazione al presidente De Laurentiis. Per carità siamo in democrazia e se c’è chi pensa di avere dei buoni motivi di contestazione contro qualcuno, è giusto che lo faccia. 

L’importante è che il tutto rimanga nei confini della civiltà come in effetti hanno fatto i gruppi del tifo organizzato della due curve del San Paolo.

Magari si potrebbe obiettare sul luogo e sul momento. Contestare durante lo svolgimento di una partita, non fa altro che danneggiare la squadra e di conseguenza i tifosi stessi. Almeno quelli che davvero amano la maglia e davvero vogliono vincere.

Non a caso da alcuni settori dello stadio sono partite bordate di fischi di chi si è dissociato dalla contestazione. Questi fischi alla contestazione hanno rafforzato l’operato e la credibilità di De Laurentiis e, di conseguenza, sono stati un autentico autogol per i contestatori.

Per fortuna la ‘contrapposizione’ tra settori dello stadio è durata pochi minuti e le curve sono tornate a rivestire il ruolo di dodicesimo uomo in campo, capace di trascinare tanto la squadra quanto i tifosi.

Se davvero si vuole vincere il sostegno alla squadra durante una partita non può e non deve lasciare la scena ad altre dinamiche.

Buon Forza Napoli a tutti!