Le lacrime di Messi non commuovono finché si ragiona col portafogli e non con il cuore

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Durante la conferenza stampa per spiegare i motivi del suo addio dal Barcellona, Leo Messi ha versato le cosiddette lacrime di coccodrillo.

Lacrime che non commuovono, non possono commuovere.

“Barcellona è casa mia, non ero pronto a tutto questo. Volevo restare, ma le regole della Liga e la situazione economica del club non lo hanno reso possibile”, queste alcune parole di Messi durante la conferenza stampa.

Una persona che NON ha il portafogli al posto del cuore avrebbe avuto un minimo di riconoscenza per un club che ha accolto un ragazzo di 16 anni proveniente da una terra straniera lontana migliaia di chilometri, che gli paga le cure per sconfiggere una forma di ipopituitarismo garantendogli una vita migliore.

Una persona che NON ha il portafogli al posto del cuore, dopo che un club gli ha fatto guadagnare circa 800 milioni di euro, avrebbe rinunciato a gran parte del suo ingaggio per rendere possibile la possibilità di chiudere in quel club la carriera.

Pensieri retorici? Sicuramente non meno delle lacrime di certi calciatori e sicuramente pensieri più sinceri di certe lacrime di coccodrillo.