Le ultime parole famose: “La Juventus rispetta le regole” ma poi arrivano Suarez e le condanne della Procura Federale

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Tempi duri per la Juventus e il suo “rispetto delle regole” e per tutti i suoi sottomessi paladini del mondo dell’informazione.

Il caso Irina Talle. Con il Comunicato Ufficiale N. 177/AA del 23 novembre 2020 [LEGGI QUI] la Procura Federale della FIGC ha multato la calciatrice Irina Talle e la Juventus con quest motivazione:
(…) DIANA IRINA TALLE, calciatrice richiedente il tesseramento per Società F.C. Juventus S.p.a. all’epoca dei fatti, in violazione degli artt. 2, 4, e 32, del Codice di Giustizia Sportiva, in relazione all’art. 40 comma 6, delle N.O.I.F. per aver, in occasione della richiesta di tesseramento con la Società F.C. Juventus S.p.a., nella sede della stessa, dichiarato, mentendo, di non essere mai stata tesserata per altra Federazione estera; F.C. JUVENTUS S.P.A per responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, in quanto società nel cui interesse è stata espletata l’attività sopra contestata (…).

Il mancato rispetto del protocollo covid. Con il Comunicato Ufficiale N. 173/AA del 23 novembre 2020 la Procura Federale della FIGC [LEGGI QUI] ha multato LUCA STEFANINI, Responsabile Sanitario tesserato all’epoca dei fatti per la società F.C. Juventus S.p.A, NIKOLAS TZOUROUDIS, Medico Sociale tesserato all’epoca dei fatti per la società F.C Juventus S.p.A., la F.C. JUVENTUS S.P.A., per responsabilità diretta e oggettiva e per responsabilità propria della società per: “per non aver sottoposto il Gruppo Squadra al test del tampone con la frequenza prevista dall’All. n. 3 (cronoprogramma) delle “Indicazioni per la ripresa degli allenamenti delle squadre di Calcio Professionistiche e degli arbitri”.

Il caso Suarez. Se confermata sarebbe una clamorosa bugia quella raccontata dal DS della Juventus Fabio Paratici ai pubblici ministeri Paolo Abbritti e Gianpaolo Mocetti e al procuratore Raffaele Cantone titolari dell’indagine sull’esame farsa dell’attaccante uruguaiano [LEGGI QUI].Infatti il portale web de La Nazione [LEGGI QUI] riporta un estratto dell’interrogatorio del DS della Juventus dove Paratici dice:

“Escludo di aver avuto contatti con il Ministero dell’Interno o con altri Ministeri. La mia partecipazione sulla vicenda si limita ad aver dato mandato all’avvocato Chiappero come già riferito”.

Invece il Ministro alle Infrastrutture avrebbe smentito Paratici, almeno è questo che emerge da quanto riportato dal portale web de La Nazione:

“Ricordo che durante il calcio mercato fui contattata da Fabio Paratici. Mi contattò, mi pare il 3 settembre 2020, forse nel corso della mattinata. Mi disse che la Juve sta comprando Suarez e che l’accordo era quasi fatto. Paratici mi spiegò che non aveva il passaporto italiano, non si erano accorti che non aveva il passaporto comunitario, cosa che era emersa a trattativa quasi conclusa e che quindi il requisito della cittadinanza era indispensabile per il buon fine dell’operazione. Paratici mi disse anche che Suarez aveva già presentato domanda al Consolato italiano di Barcellona per l’ottenimento della cittadinanza ma che la domanda non si era completata e che era necessario verificare se si potesse in qualche modo completare l’iter, chiedendomi a tale fine un supporto. Io risposi che, non avendo competenza, avrei contattato il capo di gabinetto del Ministero dell’Interno, cosa che feci subito”.

Chissà se Andrea Agnelli si stia pentendo di aver detto ai microfoni di Sky il giorno del rinvio di Juventus-Napoli quel “La Juventus rispetta le regole”.

Ma la massima solidarietà va a quei paladini del mondo dell’informazione dal cuore bianconero per forza o per scelta che da mesi sono costretti a un superlavoro per nascondere la polvere sotto il tappeto e per non rinnegare la politica delle tre scimmiette:
NON PARLO – NON VEDO – NON SENTO.