Forse quello di Claudio Lotito può considerarsi un vero e proprio record planetario. Difficile trovare riscontri simili in altri sport. Ovvero trovare un presidente capace di raggiungere tre traguardi in soli tre giorni.
Lunedì ha ‘conquistato’ a tavolino la salvezza con la Salernitana: retrocessione d’ufficio del Palermo all’ultimo posto del campionato di Serie B per illecito amministrativo e inspiegabile annullamento dei play-out che avrebbero visto i granata campani giocarsi la permanenza nel campionato cadetto con il Foggia.
Mercoledì Lotito non solo ha vinto la Coppa Italia con la Lazio ma si è garantito la partecipazione ai gironi di Europa League. Se la Coppa Italia l’avesse vinta l’Atalanta ai preliminari di Europa League sarebbe andata la settima in classifica in campionato, posizione attualmente occupata dal Torino proprio davanti la Lazio.
Ma i veri perdenti della finale di Coppa Italia non sono stati Gasperini e la sua Atalanta, ma l’arbitro Calvarese e l’AIA (Associazione Italiana Arbitri).
Il signor Calvarese dopo gli scandalosi episodi di Bernardeschi in Cagliari-Juventus della scorsa stagione e di Dybala in Empoli-Juventus di questo campionato, in Atalanta-Lazio ancora una volta ha influenzato il risultato della gara.
Malgrado nella sala VAR, dove è stato designato per la finale di Coppa Italia, avesse a disposizione tutte le immagini possibili e anche in 3D sullo 0-0 non ha ritenuto invitare Banti a rivalutare un netto fallo di mano in area del laziale Bastos. Il rigore sacrosanto avrebbe offerto all’Atalanta la possibilità di andare in vantaggio e, magari, portare a casa il trofeo.
Ma Calvarese è davvero più bravo di altri arbitri dismessi in passato?