Mancano poche ore al calcio d’inizio della 21° edizione dei Mondiali che si giocano in Russia dal 14 giugno al 15 luglio.
L’edizione di Russia 2018 è caratterizzata dall’assenza dell’Italia, unica delle squadre che hanno vinto almeno una volta il mondiale a non essersi qualificata. Inoltre Russia 2018 è anche la prima edizione con l’utilizzo della tecnologia VAR.
Ma quali sono stati invece gli episodi che hanno reso ‘speciali’ le venti edizioni precedenti?
Uruguay 1930. E’ stata l’unica edizione senza qualificazioni e tutte le squadre all’epoca affiliate alla FIFA sono state invitate a partecipare. Alla fine hanno aderito solo in 13, mentre altre hanno declinato l’invito a causa della distanza e dei costi che bisognava sostenere per raggiungere l’Uruguay. Scozia e Inghilterra invece hanno rifiutato di partecipare perchè si consideravano campioni del mondo in quanto inventori del calcio. L’Italia invece non ha mai chiarito il motivo della sua defezione.
Italia 1934. Prima di quella del 1978 in Argentina, quella del 1934 è stata considerata da alcuni opinionisti internazionali dell’epoca una vittoria ‘pilotata’ dal regime di Mussolini. Tra gli stadi che hanno ospitato alcune gare anche lo Stadio Ascarelli di Napoli.
Francia 1938. Su richiesta del regime fascista, l’Italia contro la Francia ha giocato con una divisa completamente nera. Nella semifinale vinta 2-1 contro il Brasile il gol vittoria dell’Italia è stato segnato da Meazza mentre si manteneva i pantaloncini con le mani per evitare che gli cadessero dopo la rottura dell’elastico.
Brasile 1950. La prima edizione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Germania e Giappone, considerate le principali responsabili dello scoppio della guerra, sono state escluse. L’edizione del 1950 è passata alla storia come l’edizione del ‘Maracanazo’, termine coniato dopo la sconfitta in finale del Brasile contro l’Uruguay che ha portato al suicidio di alcuni tifosi brasiliani e con il surreale silenzio dei quasi 200.000 spettatori dello stadio Maracanà spezzato solo dalle sirene delle ambulanze accorse per le diverse persone colte da infarto in seguito al dolore per la sconfitta.
Svizzera 1954. Protagonista di questa edizione è l’Ungheria di Puskas, Hidegkuti, Kocsis, Czibor soprannominata la ‘squadra d’oro’ per la qualità della tecnica e del palleggio. Proprio l’Ungheria è la protagonista della partita dei quarti di finale contro il Brasile passata alla storia come la ‘Battaglia di Berna’ per il gioco particolarmente violento che ha portato anche all’espulsione di Bozsik all’epoca parlamentare ungherese. L’Ungheria poi perde in finale contro la Germania. Sempre nei quarti di finale si è giocata la pirotecnica partita Austria-Svizzera terminata 7-5.
Svezia 1958. La prima edizione trasmessa anche in TV. Due i record stabiliti in questa edizione: Pelè è ancora oggi il più giovane campione del mondo (appena 17 anni) e l’attaccante della Francia Juste Fontaine ha vinto la classifica dei marcatori con 13 gol, record ancora oggi imbattuto.
Cile 1962. La prima edizione con un inno ufficiale. Ultima edizione senza copertura televisiva satellitare. La grande protagonista è la partita Cile-Italia 2-0 giocata a Santiago del Cile caratterizzata da continui interventi violenti che hanno scatenato a più riprese delle vere e proprie risse. L’Italia per essere più competitiva ha fatto ricorso agli oriundi, calciatori di altra nazionalità, quali ad esempio l’uruguaiano Maschio, l’argentino Sivori, i brasiliani Sormani e Altafini.
Inghilterra 1966. La prima edizione con una mascotte ufficiale e senza gli inni nazionali suonati prima delle partite. Due le icone di questo mondiale: il non gol in finale contro la Germania che lanciò l’Inghilterra verso la conquista del trofeo e la clamorosa sconfitta per 0-1 dell’Italia con la Corea del Nord con un gol del dentista Pak Doo Ik che ha eliminato gli azzurri nei gironi.
Mexico 1970. La prima edizione con l’introduzione dei cartellini gialli e rossi. La prima edizione con il pallone ufficiale Adidas a esagoni bianchi e neri che sostituisce il pallone marrone con la cucitura centrale. Due gli avvenimenti storici: la partita delle partite, la semifinale Italia-Germania 4-3, la conquista definitiva della Coppa Julies Rimet da parte del Brasile laureatosi per la terza volta campione del mondo soffiandola proprio in finale all’Italia.
Germania Ovest 1974. La prima edizione con in palio la Coppa FIFA, trofeo ancora oggi assegnata alla squadra vincitrice e che non sarà consegnato in maniera definitiva mai a nessuna squadra. Grande tensione per la sicurezza dopo i tragici avvenimenti delle Olimpiadi di Monaco del 1972 quando il commando palestinese “Settembre nero” fece irruzione nel settore israeliano del villaggio Olimpico. Il bilancio finale è di undici atleti israeliani e un poliziotto uccisi dal commando. In questa edizione da registrare la grande rivincita della Germania Est che ha sconfitto la Germania Ovest con un gol di Sparwasser diventato poi eroe nazionale.
Argentina 1978. Ricordato come il mondiale della repressione con i dissidenti del regime militari scomparsi (desaparecidos) a partire dal 1976. Proprio il regime militare comandato dal generale Videla prende in mano le redini dell’organizzazione provocando anche delle iniziative di boicottaggio. Lo stesso calciatore più forte del mondo di quell’epoca, Johan Cruijff, non ha partecipato al mondiale per motivi di sicurezza.
Spagna 1982. E’ il mondiale di Paolo Rossi convocato dall’ostinato Bearzot malgrado l’attaccante fosse reduce da una squalifica di due anni per una vicenda di calcioscommesse. Grande protagonista della finale è l’amato Presidente Pertini che durante la finale vinta dagli azzurri contro la Germania, sul 3-0 si alza in piedi e viene immortalato dalle TV mentre dice “Non ci prendono più”. E’ anche il primo mondiale di Maradona che però viene espulso nella gara contro il Brasile. Clamoroso anche l’episodio di Francia-Kuwait. Lo sceicco Fahad Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah Presidente della Federcalcio del Kuwait, scende dalla tribuna entra sul terreno di gioco e minacciando di ritirare la squadra ottiene l’annullamento di un gol ritenuto irregolare.
Mexico 1986. Il mondiale del gol del secolo, quello di Maradona all’Inghilterra, che ha permesso a Diego di essere perdonato dopo il famoso gol segnato con ‘la mano de Dios’ sempre all’Inghilterra. Una rivincita morale visto che quattro anni prima l’Inghilterra era in guerra con l’Argentina per la sovranità delle isole Falkland.
Italia 1990. L’episodio che ha contraddistinto questa edizione è la semifinale giocata al San Paolo di Napoli tra Italia e Argentina. Dopo la sconfitta ai rigori degli azzurri c’è chi ha provato a giustificare la sconfitta nata da un clamoroso errore del portiere Zenga in occasione del gol del pareggio di Caniggia, accusando i napoletani di aver tifato per l’Argentina per la presenza dell’idolo Maradona.
USA 1994. La prima edizione con la Germania Ovest e la Germania Est unite semplicemente in Germania dopo la caduta del muro di Berlino. Per la prima volta un mondiale viene assegnato ai calci di rigore. A vincerlo è il Brasile che in finale ha sconfitto l’Italia di Baggio e Sacchi. E’ anche il mondiale che vede Maradona ‘tradito’ dai controlli antidoping dopo che il calciatore più forte di tutti i tempi era tornato in forma smagliante dopo la squalifica per essere risultato positivo alla cocaina.
Francia 1998. L’ultima edizione che vede protagonista la ex Jugoslavia, arrivata in Francia già con la Croazia indipendente e addirittura qualificatasi al terzo posto.
Giappone e Corea del Sud 2002. La prima edizione organizzata in territorio asiatico e la prima anche itinerante giocata in due nazioni. L’icona del mondiale è l’arbitro ecuadoriano Byron Moreno protagonista di un arbitraggio scandaloso che negli ottavi di finale, ha permesso alla Corea del Sud di battere l’Italia. Moreno qualche anno anno dopo viene arrestato per traffico di stupefacenti.
Germania 2006. Per la seconda volta un mondiale vine assegnato ai calci di rigore. Ancora una volta protagonista è l’Italia che però questa volta in finale batte la Francia. Una bella rivincita morale per il calcio italiano, visto che pochi mesi prima è stato travolto da un nuovo scandalo di calcioscommesse. La cartolina ricordo di questo mondiale è la testata che Zidane (poi espulso) ha dato in petto a Materazzi nella finale.
Sudafrica 2010. La prima edizione organizzata in territorio africano. Il mondiale del pallone Jabulani, di Shakira che canta “Waka Waka” e delle caratteristiche Vuvuzela che i tifosi hanno utilizzato come colonna sonora di tutte le partite.
Brasile 2014. Italia eliminata al primo turno dopo la sconfitta con il Costa Rica (0-1) e l’Uruguay (sempre 0-1). Anche l’uruguaiano Suarez ha ‘vinto’ 1-0 contro l’italiano Chiellini nella ‘sfida dei morsi’. Il Brasile vive un’altra tragedia sportiva sconfitto 1-7 dalla Germania.