Napoli forte ma incompleto, la sconfitta con la Juventus ‘ci può stare’ anzi ‘ci deve stare’

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La partita con la Juventus ha detto che il Napoli è una squadra forte, almeno per la Serie A, ma non ancora da scudetto. Per essere anche da scudetto serve il grande campione, quello che da solo fa la differenza nelle partite che contano.

Un Cristiano Ronaldo per intenderci, il migliore in campo ieri, che con le sue giocate ha frantumato il predominio territoriale vincente del Napoli dei primi venti minuti. Da solo ha tirato fuori la Juventus dalla palude del non gioco alla quale è ormai abituata, ribaltando l’esito finale della gara. Con Ronaldo in azzurro probabilmente oggi si starebbe cantando il De Profundis bianconero e di Banti.

Già anche di Banti. La gestione della gara per falli fischiati e ammonizioni distribuite, ha destato non poche perplessità e ha stimolato spontanei collegamenti ‘tricolor-bianconeri’ alla scorsa stagione. Subito sono tornati alla ribalta il rigore del possibile pareggio non chiamato in favore del Cagliari quando era al VAR e il rigore non fischiato sullo 0-0 in favore della Lazio. A beneficiare della presunta amicizia d’infanzia tra Banti e Allegri è sempre la solita nota. Facile così vincere sette-otto-nove-dieci scudetti di fila.

Dare solo a Banti i ‘meriti’ della sconfitta del Napoli significherebbe mettere la polvere del calciomercato sotto il tappeto.

Polvere alzata non solo dalla mancanza del campione che fa la differenza, ma anche dai tanti soldi spesi per migliorare le alternative e non i titolari.

Tra gli undici calciatori che hanno iniziato ieri la gara con la Juventus l’unico nome nuovo era quello del portiere Ospina. Significa che gli altri dieci, quelli di movimento e che gestiscono la partita, erano gli stessi arrivati secondi la passata stagione. Dall’altra parte invece c’era la squadra campione d’Italia con l’aggiunta di Ronaldo e Cancelo, esterno da Champions League, e che ha sopperito all’infortunio di Khedira con l’altro nuovo acquisto Emre Can.

Tornare indietro non si può e parlare di mercato purtroppo ora non serve più a nulla. Per fortuna che c’è Ancelotti ma solo lui non basta per vincere il campionato e fare bella figura in Champions.

Forse, per il momento, la vera dimensione del Napoli di Hysaj e Mario Rui è un secondo posto in campionato e magari un bel cammino in Europa League.

Ma Napoli è brava a sognare e magari con un pizzico di fortuna e di regolamento applicato…

Buon Forza Napoli a tutti!