Napoli-Genoa 2-1: i commenti degli azzurri ai microfoni delle Tv e delle radio

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Alcuni tesserati del Napoli e ai microfoni dei media hanno commentato la gara di campionato giocata contro il Genoa allo stadio Maradona.

Rasmus Hojlund:

Due vittorie in una settimana è molto, molto importante. Come si mantiene questo rendimento? Con l’azzeramento dopo ogni partita, recuperando energie e concentrandoci sulla gara successiva. Non è stata la nostra partita migliore, ma l’importante era vincere per restare in vetta alla classifica. Cosa mi diceva il mister? Mi ha visto particolarmente stanco e mi ha detto di metterci la testa”.

Frank Zambo Anguissa:

“Premio MVP? A me non serve i tre punti sono la cosa più importante. Alla squadra interessa vincere, è questo ciò che conta di più. Io voglio solo aiutare la squadra. Modulo? Alla fine per me è uguale, siamo una squadra e lavoriamo per la squadra ascoltando ciò che dice il mister”.

Juan Jesus:

“Chi è entrato nella ripresa lo ha fatto bene e questo dimostra la forza del gruppo. Dobbiamo continuare così, il campionato e lungo e ci sono tante partite. Ci sono fuori Rrahmani e Buongiorno, ma l’importante è farsi trovare pronti per aiutare la squadra. Oggi giocano titolare undici, la prossima ne giocano altri undici ma l’importante è che diamo il 100% per rispettare la maglia del Napoli e per lo Scudetto da difendere. Anguissa? E’ un pezzo importante, fa gol pesantissimi. Le 100 partite con il Napoli? Per me è un traguardo importante, sono felice anche perché qui ho vinto due scudetti. Ho 34 anni ma posso giocarne altri 5-6. Devo ringraziare lo staff perché sto andando benissimo, in questa società e in questa squadra mi sento a casa e sto bene”.

Antonio Conte:

Nessuno può mettere in dubbio questa vittoria. Comprendo che qualcuno sperasse in un nostro passo falso, ma dovrà attendere ancora. Il Genoa ha giocato uomo contro uomo, anche noi andavamo a prenderli uomo contro uomo. Solo che loro nel primo tempo, comunque, in un’unica occasione hanno fatto gol. Poi nel secondo tempo abbiamo iniziato ad attaccare bene la loro linea e allora sono cambiate totalmente le situazioni. A me comunque è piaciuto lo spirito, la voglia di non mollare, la voglia di continuare a stare sul pezzo fino alla fine. Questo secondo me ci ha premiato. Difficoltà nel primo tempo? Nelle difficoltà le grandi squadre vengono fuori. La mia è venuta fuori molto bene, con i cambi. Queste partite puoi vincerle se c’è squadra, se c’è spirito, se c’è compattezza. Stiamo percorrendo un percorso totalmente sconosciuto e come dico spesso questo mio secondo anno sarà il più complesso per noi: quest’anno giochiamo la Champions che non avevamo l’anno scorso, le altre hanno rose già rodate e strutturate mentre noi ci ritroviamo ad affrontare una situazione totalmente nuova con un gruppo di giocatori con nove calciatori nuovi. Ci vuole tempo e pazienza perché tanti di loro forse non sono pronti, devono comunque carburare e devono entrare in determinate dinamiche. Per i tre del tridente oggi era la prima partita che facevano da titolari insieme. Oggi magari era come se il motore fosse un pochino grippato come situazione, però ci sta. Politano? Ha avuto un affaticamento. Lobotka? E’ scivolato sul terreno di gioco, il ginocchio si è aperto e ha avvertito una fitta in zona pube e adduttore. De Bruyne inpanchina? Dobbiamo cercare di gestire i vari impegni tra campionato e Champions, è un giocatore molto importante perché giocando con quattro centrocampisti, ci dà tanta qualità”.