Napoli-Juventus, una partita narrata in tutte le salse. Nessuno però ha mai pensato di farla raccontare dal grande protagonista di queste sfide: lo stadio San Paolo.
A 281 giorni dal suo 60° compleanno, abbiamo chiesto allo stadio San Paolo di raccontarci i suoi ricordi e le sue emozioni legati alla sfida Napoli-Juventus.
“Quando il mio amico Arturo (lo stadio Collana n.d.r.) è andato in pensione mi aveva detto che non sarebbe mai stata una partita qualunque. L’ho capito quando mi ha raccontato di quella volta che l’arbitro Concetto Lo Bello, un arbitro vero, ha tenuto a bada migliaia di tifosi assiepati a bordo campo.
Per questo ho deciso che quella con la Juventus doveva essere la mia partita inaugurale. Ricordo che era il 6 dicembre del 1959 e il Napoli ha vinto 2-1 con i gol di Vitali e Vinicio per gli azzurri, di Cervato su rigore (e ti pareva) per i bianconeri.
Da allora ho ospitato altre 55 volte Napoli-Juventus e per alcune partite ancora oggi mi commuovo e non nascondo che mi scende anche la lacrimuccia.
Difficile per un napoletano D.O.C. come me non emozionarsi nel ricordare la punizione impossibile di Maradona o il 5-1 nella finale di Supercoppa Italiana. Le mie fondamenta ancora tremano per quel “GGOOOOLLLL” urlato dagli 80.000 napoletani presenti quando Renica ha segnato il 3-0 della qualificazione nei quarti di finale di Coppa Uefa nel 1989. Bello anche il ricordo della vittoria ai rigori in Coppa Italia del nuovo Napoli di De Laurentiis dopo il gol spettacolare di Cannavaro in rovesciata. Poi ci sono la tripletta di Cavani, la punizione di Renica passata in mezzo alle gambe di Tacconi sbeffeggiato poi dal coro “Uhe Taccò, Taccò, Taccò, chiude le gambe, chiudi le gambe”…insomma Napoli-Juventus anche per me è una partita speciale.
Purtroppo per questa partita ho anche pianto nel 2006 per l’umiliazione dopo averla ospitata in Serie B, dove il Napoli si è ritrovato dopo il fallimento del 2004 e la Juventus per la condanna di calciopoli.
Ho vissuto anche dei momenti di rabbia per l’atteggiamento di qualche calciatore juventino. Ad esempio quando Chiellini ha preso per i capelli Cavani, mi sono sentito tirare anche io diversi ciuffi della mia erba. Un vergogna, seconda solo alla mancata espulsione dello stesso Chiellini.
Il ricordo più originale? La gara dell’1 dicembre 1968 quando Sivori ha scatenato una rissa dove a farne le spese è stato il napoletano Panzanato, espulso dopo per aver mandato sanguinante negli spogliatoi lo juventino Salvadore.
Il più grande rammarico? Aver visto Dino Zoff difendere la porta della Juventus dopo aver difeso le mie porte… un colpo al cuore, ero davvero affezionato a Zoff.
Pronostico per domenica? Non faccio pronostici però mi sarebbe piaciuto vedere il Napoli vendicare quell’atteggiamento inopportuno di ‘core ‘ngrato’ Higuain quando, dopo il gol segnato nell’ultima sfida, ha urlato a De Laurentiis “Es tu colpa”. Ma anche senza Higuain quando il Napoli batte la Juventus…mi si drizzano le curve. Forza Napoli”.