Ancora una volta il mancato utilizzo del VAR è al centro di feroci polemiche. Errori troppo grandi per passare sotto silenzio quelli commessi in tre partite decisive per la lotta per un posto in Europa e per la lotta scudetto.
Cagliari-Napoli. Nel primo tempo sullo 0-0 il centrocampista del Napoli Fabiàn viene colpito alla schiena in aerea di rigore da una spallata di un difensore avversario. Fallo talmente evidente che è già grave che tanto l’arbitro Doveri quanto il suo assistente ben posizionato per vedere l’episodio non siano intervenuti.
Roma-Genoa. A pochi secondi dalla fine della partita sul 3-2 per i giallorossi il genoano Pandev viene atterrato in area con una spinta più che vistosa da un avversario che con le mani lo colpisce nella schiena. Anche in questo caso è di una gravità inammissibile che l’arbitro Di Bello non abbia visto un fallo così evidente o, viceversa, lo abbia visto e non giudicato da rigore.
Torino-Juventus. Sullo 0-0 lo juventino Alex Sandro trattiene e poi tira giù il granata Zaza in piena area di rigore sotto gli occhi dell’arbitro Guida e del suo assistente ben posizionato. Entrambi con la visuale libera per valutare da rigore l’episodio secondo regolamento. Grave non averlo visto, gravissimo non averlo sanzionato con il rigore.
Tre episodi già gravissimi per non essere stati visti e sanzionati come da regolamento e resi ancora più gravi dal mancato intervento del VAR. Il mezzo tecnologico se utilizzato funziona alla perfezione. Lo hanno dimostrato il rigore assegnato all’Inter contro l’Udinese e il gol annullato per fuorigioco di un tallone al laziale Acerbi nella gara contro l’Atalanta.
Il VAR può ridare un minimo di credibilità al campionato e può aiutare a non falsare una competizione come invece è già accaduto ANCHE nella Serie A di quest’anno.
Protocollo da cambiare e riportarlo a come era prima delle lamentele di qualche club che con il VAR funzionante non riusciva a primeggiare? Guerra dei ruoli tra arbitri che invece di collaborare tra loro gareggiano nel far primeggiare il proprio ruolo? Per fortuna il Napoli ha rimediato ma chi restituisce ora i punti a Genoa e Torino e, soprattutto, chi li toglie alla Juventus doppiamente beneficiata dall’errore di Guida nel derby?
Se è vergognoso il servilismo di chi ha promosso il mancato utilizzo del VAR e non ha DENUNCIATO con vigore queste ingiustizie, fa certamente rumore il silenzio di Nicchi e Rizzoli su quanto accaduto.
I tifosi di Genoa, Torino e Napoli attendono una risposta e con loro tutti gli sportivi veri che sperano di complimentarsi per uno scudetto vinto onestamente sul campo.
Due sono ora le possibilità: o Rizzoli e Nicchi pretendano una maggiore interazione arbitro-VAr, oppure si dia la possibilità di chiamata del VAR da parte di un esponente delle squadre in campo.