C’era tanta attesa per l’esordio del Napoli nel San Paolo ‘ringiovanito’. Alla fine sono entrati poco meno di 33.000 spettatori. Ma forse potevano essere di più.
Una festa rovinata almeno per molti tifosi della curva B, che ci hanno segnalato i non pochi disagi per entrare in quel settore del San Paolo mettendo anche a rischio l’ordine pubblico:
- interminabili file anche di ore sotto al sole (per fortuna non ha piovuto…);
- problemi con i codici a barre provvisori per chi ha sottoscritto l’abbonamento, ma che anche per ritardi nelle spedizioni non hanno ancora ricevuto la tessera del tifoso;
- varco riservato agli abbonati aperto anche ai possessori dei biglietti;
- accesso al settore anche venti minuti dopo il fischio d’inizio;
- posto numerato assegnato non sempre rispettato o occupato da chi non ne aveva il diritto;
- molti sediolini sporchi;
- poco controllo sugli spalti per impedire a chi fa dell’inciviltà il proprio stile di vita e la propria concezione di tifoso del Napoli, salisse in piedi sui sediolini nuovi e vedesse la partita in piedi lungo i corridoi o seduti sulle scale per l’accesso e il deflusso;
- l’arroganza e la poca disponibilità al dialogo degli steward addetti all’ingresso del settore. Addirittura hanno costretto alcuni tifosi diversamente abili a lasciare le proprie stampelle INCUSTODITE all’ingresso del settore. Alcuni avrebbero anche mostrato all’ingresso (ma non abbiamo ancora avuto il tempo di verificare chi realmente lo abbia rilasciato) un permesso per accedere sugli spalti anche con le stampelle.
Chi ha la responsabilità nel gestire l’accesso ai settori del San Paolo e da le indicazioni di comportamento degli steward? Chi dovrebbe far rispettare le norme del comportamento civile all’interno del settore?
Ai tifosi non interessano i colpevoli ma le soluzioni per evitare che i disagi patiti in occasione di Napoli-Sampdoria, si possano ripetere in futuro. Senza dimenticare che martedì c’è il Liverpool e su Napoli e il San Paolo sono puntati i riflettori dell’Europa.
Se un minimo di tolleranza agli organizzatori va concessa visto che era la gara d’esordio, già dalla doppia sfida casalinga di campionato con Cagliari e Brescia i tifosi si aspettano un’organizzazione più adeguata.
L’intelligente politica dei prezzi bassi potrebbe essere vanificata se non si evitano così tanti disagi ai tifosi e, visto che c’è una convenzione da firmare, la SSC Napoli e il Comune trovino la migliore soluzione anche per non rendere una ‘eroica’ impresa l’ingresso al San Paolo.
Anche perché è giusto ricordare a tutti che i tifosi, con il gol, sono l’essenza e la ragione di esistere di questo sport.