Non confondere il triccheballacche con il tricchebaldracche, entrambi suonano ma in modo diverso

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Quando lo spettacolo sposa il calcio. Un matrimonio fatto spesso con film o con canzoni dedicate ai protagonisti di questo sport. Ma la vera novità è un matrimonio calcio-strumenti musicali. 

I protagonisti sono due strumenti agli antipodi tra loro, due poli opposti: il triccheballacche e il tricchebaldracche.

Il triccheballacche è uno strumento NOBILE della tradizione popolare napoletana che ha iniziato a emettere note musicali già nel corso del secolo 1500. Uno strumento suonato soprattutto per accompagnare i balli delle tradizioni popolari meridionali per l’allegria e il ritmo che sa dare quando i suoi tre martelletti si urtano tra loro.

Il tricchebaldracche è uno strumento del nuovo millennio che di nobile ha davvero poco. Nel nord Italia alcune donne brave a sfasciare famiglie, chiamano “approccio partenopeo”.  È uno strumento a bocca tipicamente femminile suonato in occasioni di eventi sportivi. Il suono del tricchebaldracche non è piacevole come quello del triccheballacche in quanto il sorrisetto beffardo che accompagna il fastidioso sibilo uguale a quello di una vipera insoddisfatta, vigliaccamente prova a colpire con battute poco divertenti e offensive quei popoli che provocano in chi lo suona, una sorta di ossessione.