Ritorno al futuro per il Napoli. Un obbligo per società, allenatore e squadra per rispetto ai tifosi, alla loro passione e ai loro sacrifici.
Il cosiddetto ammutinamento dei calciatori dopo la gara con il Salisburgo, ha alimentato polemiche e una guerra fredda tra squadra e società destinata a non giovare a nessuno.
De Laurentiis a torto o ragione, questione di punti di vista, ha deciso di procedere contro i calciatori per il rimborso dei danni di immagine. La cifra chiesta non fa differenza, è l’azione che conta. Quindi andare dietro allo stillicidio giornaliero di importi lanciati o solo ipotizzati dai ‘soliti ben informati’ affamati di notorietà, è inutile e dannoso e non fa altro che alimentare i dissapori tra squadra e società e l’avvilimento dei tifosi.
Ora basta, non se ne può più. Sembra che il calcio a Napoli sia diventato solo una questione penale e non più sportiva.
Bisogna voltare pagina. Un obbligo di tutti per rilanciare la passione e l’amore dei tifosi giustamente delusi dall’atteggiamento dei calciatori, ai quali non hanno fatto mai mancare il sostegno e l’affetto sia in campo che fuori. Sia con la divisa di gioco sia in borghese per le strade e nei locali.
Il Napoli è atteso dalle ultime sette partite del 2019: due in Champions League e cinque in campionato.
A partire dalla prestigiosa sfida con il Milan il Napoli ha la possibilità di resettare tutto e provare a salvare il salvabile: la qualificazione agli ottavi di Champions League e la risalita in classifica almeno fino al quarto posto, garanzia dei fondamentali introiti proprio della prossima Champions.
Voltare pagina non solo è dovuto per rispetto ai tifosi, ma è fondamentale per il rilancio d’immagine dei calciatori e dell’allenatore ma…soprattutto per il futuro economico e quindi competitivo del club.
Chi vuol capire capisca !