Dopo lo stop forzato per la pandemia del covid-19 il calcio a breve riparte un po’ in tutte le nazioni del mondo. Di sicuro in Germania e in Turchia, quasi certamente in Croazia.
Appena verrà messo a punto qualche dettaglio anche in Italia, Inghilterra e Spagna tra massimo 30-45 giorni ci sarà un nuovo calcio d’inizio.
Al momento solo Francia, Scozia e Olanda hanno deciso per l’arrivederci alla stagione 2020-21, mentre il Belgio è orientato per lo stop definitivo ma potrebbe anche ripensarci.
Quello che sta per ripartire sarà un calcio diverso fatto meno di passione e più di interessi economici.
Già, perché il calcio ha deciso di ripartire senza la cornice dei tifosi la vera essenza di questo sport insieme al gol.
Il calcio riparte in modalità ‘competizioni falsate’ decidendo di fare a meno della SOLA variabile SPORTIVA capace di ribaltare un risultato, di stravolgere le forze in campo, capace di essere la vera linfa di stimoli ed emozioni per gli attori sul prato verde.
Però non c’è da meravigliarsi. Il calcio più volte ha lanciato segnali inequivocabili sul fastidio che rappresentano i tifosi.
Ma bisogna capirlo il calcio. Senza i tifosi il sistema prenderebbe due piccioni con una fava:
- risparmierebbe i costi per la gestione dell’ordine pubblico all’interno e all’esterno dello stadio;
- ci sarebbero più telespettatori e quindi un aumento di ‘produzione’ dei diritti TV con la possibilità di chiedere più soldi alle Pay-Tv. Tanto pagano i tifosi.
Il Borussia Moenchengladbach ha tracciato la strada: non più sediolini di diversi colori per dare l’effetto stadio pieno, ma addirittura sagome a grandezza naturale con volti umani al posto dei tifosi sugli spalti.
Se poi dovessero integrare l’idea tedesca migliorando gli effetti stadio trasmessi dagli altoparlanti dello Stadium in Juventus-Inter allora il ‘kit’ del pubblico perfetto sarebbe completo…e i tifosi sugli spalti non servirebbero più.
Quindi meglio abituarsi all’idea del tifoso stile Fantozzi: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatone di cipolle, birra famigliare gelata, tifo indiavolato e rutto libero.